di Emanuele Filini
Monfeli Tullio (Reggio E. 14-4-1922/22-11-1992) Pittore, caricaturista. Personaggio ben conosciuto dai frequentatori di Piazza Piccola, dove la lingua parlata ufficiale era il dialetto reggiano, tollerato l’italiano.
Un artista ancora tutto da scoprire, una tavolozza varia e festosa, che descrive la vita quotidiana con ironia, scene di genere che ricordano un mondo semplice ormai in via di estinzione.
La caricatura politica fu la sua vera passione, iniziò nella campagna elettorale del 1948, per conto di uno dei due maggiori partiti, e continuò tutta la vita con una satira a volte ingenua e bonaria, a volte sarcastica e pungente.
Personaggi e macchiette reggiane sono immortalati nei loro simpatici difetti, che Monfeli aveva modo di ossevare e studiare dal suo banco di ambulante, in piazza S. Prospero.
Avendo girato il mondo, prima volontario in Grecia poi in Africa, nella seconda guerra mondiale, poi emigrato in America latina, dal 1949, per oltre una dozzina d’anni, dove lavorò come decoratore, e cartellonista senza essere etichettato da vecchio fascista (d’altra parte era nato proprio l’anno della Marcia su Roma!). Ritornato a Reggio si reinserì con amore nella semplice vita di piazza Piccola, tornando a parlare il suo amato dialetto.