
Menopausa, nasce il “Centro medico Benessere donna” un ambulatorio dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia dedicato alle pazienti che stanno attraversando questa fase della vita e che raccoglierà tutte le istanze di tipo medico, psicologico sociale e relazionale ad essa collegate. Il Centro, attivo da venerdì 22 marzo, sarà unico per tutta la provincia di Reggio e sarà coordinato dal dott. Lorenzo Sabbioni e dalla dott.ssa Antonella Tuzio con la supervisione del dott. Lillo Bruno Cerami.

E’ a loro che abbiamo chiesto a chi si rivolge e come si orienta il loro lavoro.
“La nuova realtà si propone a Scandiano, nella Provincia di Reggio Emilia, come un punto di riferimento per tutte le donne che, affrontando il delicato momento della menopausa, richiedano una rivalutazione della salute in senso globale.
Il Centro Medico Benessere Donna nasce proprio dall’esigenza di fornire un unico luogo di contatto tra paziente e medico per le tematiche collegate alla menopausa. Fino ad oggi erano infatti molteplici le strutture e i professionisti nel territorio, ma ciò che mancava era proprio un punto di riferimento a livello provinciale.
I sintomi che compaiono in menopausa, talvolta condizionanti, possono rappresentare, per la donna, un’utile occasione per gettare le basi della sua salute futura. Le abitudini di vita e l’alimentazione sono spesso sottovalutate. Nell’ambulatorio che nasce troveranno risposta tutti i quesiti che ruotano attorno a questi temi, ma ci si concentrerà anche sulla personalizzazione delle terapie in base all’età e alla sintomatologia da carenza di ormoni delle singole pazienti. Il nuovo ambulatorio sarà aperto il venerdì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 19. Si potrà prendere appuntamento tramite Cup con prescrizione medica “visita ginecologica per menopausa”, e la prenotazione sarà riservata alle pazienti in menopausa con più di 45 anni, sia sintomatiche che asintomatiche, o con diagnosi di insufficienza ovarica precoce.”

Qual è il momento giusto nella vita di una donna per cominciare a pensare alla menopausa? A che età si presenta mediamente?
La menopausa è un evento fisiologico caratterizzato da profondi cambiamenti ormonali che si verificano generalmente tra i 45 e i 55 anni. Il processo è progressivo e la sintomatologia può variare da qualche mese a qualche anno. L’età della menopausa è pertanto variabile da donna a donna, generalmente si presenta dopo i 50 anni. Le donne che grazie all’azione degli estrogeni sono protette dalle malattie cardiovascolari per tutta l’età fertile, in menopausa si trovano esposte a un rischio elevatissimo di eventi cerebro-cardiovascolari in seguito alle modificazioni metaboliche come l’innalzamento del profilo lipidico e glicemico, spesso l’aumento ponderale, i rialzi pressori e una diffusa demineralizzazione ossea con rischio di frattura. Sebbene la comparsa di cistiti ricorrenti, secchezza vaginale e le famose “vampate di calore” siano molto spesso i primi sintomi a comparire e a spingere le pazienti a rivolgersi allo specialista, è opportuno che anche le donne asintomatiche si preparino alla menopausa con una prevenzione mirata basata su un cambiamento delle abitudini di vita.

Cosa si intende con i termini premenopausa e menopausa?
Per menopausa si intende la scomparsa del ciclo mestruale per almeno 12 mesi consecutivi: questo passaggio, però, non avviene all’improvviso, ma gradualmente. Infatti in un intervallo variabile da alcuni mesi a qualche anno si ha un progressivo calo della funzione ovarica. La premenopausa, pertanto, è quel periodo di passaggio dalla fase riproduttiva di una donna fino alla menopausa. Si caratterizza, innanzitutto, per un’alterata secrezione ormonale (FSH ed estrogeni) che si manifesta con irregolarità del ciclo mestruale (modificazioni della quantità, della frequenza e della durata) sino alla cessazione delle mestruazioni.
Altri sintomi che possono comparire in premenopausa e peggiorare successivamente sono: ritenzione idrica, aumento ponderale, instabilità emotiva, vampate di calore, disturbi del sonno, secchezza vaginale, alterazioni del trofismo cutaneo.

Quali sono i segnali che ci avvisano?
La menopausa può anche essere perfettamente asintomatica: l’unica variazione che la paziente può sperimentare è anche la sola assenza del ciclo mestruale. Molto spesso, però, alla scomparsa delle mestruazioni si associano sintomi fastidiosi quali le vampate, la secchezza a livello vaginale e modifiche del naturale ritmo del sonno. Questi segnali ci indicano che la carenza degli ormoni tipicamente femminili è più marcata ed in alcune donne potrebbe essere opportuno ripristinare dei livelli ormonali in linea con quelli presenti anche solo pochi mesi prima. Tutto ciò non può prescindere dal coltivare abitudini e stili di vita sani attraverso attività fisica, sospensione di cattive abitudini come, per esempio, il fumo di sigaretta o uno scorretto consumo di alcolici.

Quali potrebbero essere i benefici a lungo termine di una rivalutazione complessiva della salute in menopausa?
Sono stati dimostrati effetti positivi sia a livello cardiovascolare, a livello di densità ossea e perfino neuro cognitivo. Questi benefici si possono raggiungere associando stile di vita e, qualora fosse necessario, una terapia farmacologica, sempre nella tutela assoluta della sicurezza della salute della paziente.
I benefici cardiovascolari sono dimostrati per quel che riguarda una minore incidenza di trombosi venose, infarto e ictus. Chiaramente, bisognerà selezionare le pazienti in base alle loro caratteristiche perché non tutte potranno beneficiare di una terapia medica. Esistono infatti indicazioni e controindicazioni alla terapia ormonale sostitutiva che vanno adeguatamente rispettate per la sicurezza delle donne stesse. I benefici ossei comportano a lungo termine una dimostrata maggiore densità ossea con conseguente riduzione dei rischi di fratture nella terza età. È esperienza comune che per una persona anziana una caduta che comporti una frattura possa essere l’inizio di un difficile percorso a ostacoli. In questo caso, si capisce molto bene come la prevenzione possa risultare un’arma vincente. Studi osservazionali dimostrano che la terapia ormonale sostitutiva utilizzata in donne sintomatiche può avere benefici sui disturbi cognitivi, associandosi anche a un più basso rischio di morbo di Alzheimer.
C’è scetticismo nel voler chiedere aiuto?
Stando ai dati più recenti italiani, le pazienti tendono a omettere o a riferire in minima parte i sintomi legati alla menopausa, in particolar modo riferiscono delle vampate di calore omettendo altri sintomi come quelli legati alla sfera sessuale; a ciò si somma spesso una scarsa conoscenza del problema da parte del personale sanitario.
Credo, tuttavia, che in presenza di un ambulatorio dedicato alle problematiche menopausali in senso lato le pazienti possano sentirsi più libere di esporre tutte le loro problematiche, certe di un personale sanitario preparato in materia e sensibile a tutti gli aspetti legati alla menopausa.

Come possiamo prepararci, in termini di alimentazione e attività, per arginare disagi e fastidi?
In Italia circa il 38% delle donne sopra i 45 anni è in sovrappeso. Pertanto, un’alimentazione equilibrata e corretta può rappresentare un validissimo alleato per diversi motivi: contrasta i rischi cardiovascolari associati al sovrappeso, previene l’osteoporosi dovuta alla progressiva perdita di massa ossea conseguente al calo estrogenico, aiuta a mantenere il peso sotto controllo evitando gli squilibri metabolici e, non meno rilevante, contrasta il malumore legato alla consapevolezza del corpo che cambia. La dieta più equilibrata è sempre quella mediterranea, ricca di frutta e verdura che apportano fibre, vitamine e antiossidanti; è bene un consumo quotidiano abbondante di acqua, favorire il consumo di carni bianche che hanno minor contenuto di grassi rispetto alle carni rosse, favorire il consumo di pesce ricco di omega 3.
Per la donna in menopausa l’attività fisica potrebbe comprendere l’esercizio aerobico (camminata veloce, jogging, nuoto, bicicletta) che consente di ridurre la massa grassa; allo stesso modo, risulta molto utile l’esercizio di potenziamento muscolare che, invece, consente di aumentare appunto la massa muscolare e il metabolismo basale dopo l’esercizio fisico. L’esercizio fisico, tra l’altro, migliora il tono dell’umore grazie all’aumento delle catecolamine e delle endorfine che sembrano ridurre anche la frequenza dei disturbi vasomotori.
Per quanto riguarda la terapia, invece?
La menopausa non è una malattia e non necessita in assoluto di una terapia. Tuttavia, alcune donne possono risentire maggiormente del calo ormonale e aver bisogno di una terapia ormonale sostitutiva (TOS).
La TOS, pertanto, deve essere prescritta esclusivamente a donne sintomatiche; un inizio precoce in età perimenopausale ottimizza il rapporto rischio/beneficio. Fondamentale sarà, quindi, selezionare le pazienti, personalizzare la terapia in quanto non esiste un dosaggio ideale valido per tutte le donne, e sarà utile ridurre il dosaggio ormonale con l’età: saranno in pratica utilizzate innovative strategie terapeutiche capaci di definire standard di sicurezza ed efficacia. In caso di controindicazioni alla TOS, le pazienti potranno comunque beneficiare di terapie alternative o locali per curare la secchezza vaginale.
C’è chi magari trova dei lati positivi dunque nell’avanzare dell’età, ad esempio chi vive felicemente la liberazione dal ciclo mestruale?
Le reazioni e le modalità di risposta e adattamento a questo grande cambiamento dipendono, oltre che dalle fisiologiche modificazioni ormonali, anche da una lunga serie di fattori individuali e sociali: la personalità, il contesto socio-familiare e lavorativo, situazioni familiari particolari (lutti, separazione, indipendenza dei figli…).Per questo lo spirito con cui si affronta la menopausa è molto diverso da una donna all’altra. Alcune vivono questa stagione come un momento negativo, attribuendo alla scomparsa del ciclo mestruale un significato di perdita della loro femminilità; altre, invece, apprezzano addirittura il fatto di non avere più il ciclo e accettano con naturalezza la perdita della fertilità consapevoli ed orgogliose di una femminilità più matura. Come donna vorrei concludere dicendo che è facile curare i disturbi tipici della menopausa perché esistono numerose terapie ormonali, farmacologiche e fitoterapiche. Mi piacerebbe, però, ricordare a tutte noi donne di puntare sulla qualità della nostra vita coltivando, giorno dopo giorno, interessi personali e passioni, perché non esiste solo il benessere fisico ma anche quello dell’anima.