di Isabella Trovato

FESTA POLIZIA MUNICIPALE 2019

Il comando della polizia municipale di Reggio, dal 2017, è gestito dal comandante Stefano Poma. Con lui sono arrivate importanti e significative novità, a partire dal nuovo regolamento di polizia locale, approvato dalla giunta comunale nel 2018 fino all’introduzione, a livello nazionale, dei daspo urbani anche detti mini daspo che sono ordini di allontanamento da un luogo applicati dalla municipale a soggetti molesti o pericolosi.
A due anni esatti dall’avvio della sua attività di comandante, siamo andati al comando in via Brigata Reggio per capire la forza dell’uso del minidaspo sul territorio e le principali criticità che emergono, per Reggio, dai controlli dei suoi uomini sulle strade.

Comandante, parliamo dell’attività della Polizia Municipale. In un clima generale in cui si parla spesso di sicurezza, che ruolo giocate?

Stefano Poma, comandante del comando di via Brigata Reggio

 L’attività della polizia municipale spazia in molti campi. La nostra attività principale è quella di polizia stradale, nello specifico ci occupiamo di infortunistica stradale e cioè dei rilievi degli incidenti e di prevenzione. L’altra attività intensa è poi quella della sicurezza urbana. Fino a qualche anno fa, dopo l’attività su strada, le nostre occupazioni principali erano finalizzate a tre storiche competenze: edilizia, commercio e ambiente. Dunque ci occupavamo di abusivismo, movida, pubblici esercizi, discoteche. Oggi invece queste voci, insieme ad altre, rientrano nel più vasto concetto di sicurezza urbana. Dietro ciascuna di queste tematiche oggi spunta fuori la parola degrado. Faccio un esempio, oggi alla movida si associano i temi della vendita di alcolici, dunque ubriachi, chiasso. Stessa cosa per l’edilizia, quando si parla di appartamenti occupati o che cambiano destinazione d’uso. Stessa dinamica ancora se parliamo di ambiente. Se si trovano dei rifiuti per strada, si parla di degrado, un tempo invece si sarebbe parlato di abbandono di rifiuti. Dunque oggi queste tematiche sono tutte state convogliate nel tema ‘sicurezza urbana’. E sicurezza urbana significa tranquillità dei cittadini. Dico questo solo per far notare che tante problematiche non sono una novità di oggi, ma sono sempre esistite. Solo che ciascuna di queste prima era circoscritta ad un ambito specifico.

E come polizia municipale, a proposito di sicurezza urbana, cosa è cambiato?

Abbiamo la squadra antidroga per esempio. Oggi tutte le polizie locali hanno anche una squadra antidroga. Sotto questo profilo devo anche dire che Reggio è sempre stata abbastanza avanti perché nella nostra città era stata già prevista e dunque esiste già da tempo. Poi da quest’anno, due volte alla settimana, abbiamo anche l’unità cinofila per i controlli.

Lei stesso lo scorso anno ha istituito una squadra antidegrado. Che compiti ha?

Si, l’ho attivata a marzo del 2018, esattamente un anno fa. Sono diverse le attività che svolge, partiamo dal contrasto alla prostituzione per esempio ma siamo molto impegnati anche contro i furti di biciclette, una piaga che a Reggio è diffusissima, e poi ci occupiamo di vivibilità nei parchi. I nostri operatori lavorano in borghese, diciamo quindi che assistono con più facilità a quanto avviene nel tessuto urbano esposto ai rischi di cui ho appena parlato.

Quali sono i risultati conseguiti?

Guardi parto dai numeri. Abbiamo emesso 24 minidaspo cioè ordini di allontanamento. Sono stati emessi nei confronti di parcheggiatori abusivi o accattoni molesti. Il minidaspo è stato introdotto con un decreto dello scorso anno. Accattoni molesti e parcheggiatori abusivi sono tematiche introdotte con il nuovo regolamento di polizia urbana e per la convivenza civile approvato a luglio.

Per contrastare la prostituzione che strumenti avete?

Anche per il contrasto alla prostituzione per esempio è stata introdotta la violazione per chi si ferma a contrattare per strada la prestazione. Prima questo era un provvedimento a spot, adottato con specifica ordinanza del sindaco. Sono state 39 le violazioni accertate da settembre a dicembre 2018 su 18 servizi specifici. La sanzione per il cliente che si ferma a contrattare è di 300 euro. Non solo. Anche per la lucciola può scattare il minidaspo. Dunque la prostituta può ricevere un ordine di allontanamento. La violazione scatta per chi occupa spazi pubblici per contrattare prestazioni sessuali. Questo ovviamente è previsto nelle aree che, da regolamento, sono state definite soggette all’ordine di allontanamento. E’ lo strumento più idoneo per debellare un fenomeno come la prostituzione perché le sanzioni non sono un deterrente per allontanare le lucciole. Le prostitute non pagano le sanzioni e quindi nulla cambia. Con il minidaspo invece, se un soggetto che lo riceve non rispetta la disposizione nelle 48ore successive all’emissione, nei confronti dello stesso scatta la recidiva. E a quel punto interviene il Questore con provvedimenti più severi, cioè il daspo, il divieto di accesso a quella zona, da sei mesi a due anni.

Ma quali sono a Reggio le zone in cui può scattare il minidaspo?

Sono cinque fondamentalmente. Tutte quelle vicine agli istituti scolastici, quindi le vie che portano alle scuole. Tutti i parchi cittadini e le relative vie. E ancora le zone vicine a scuole e parchi, per esempio l’area intorno al teatro Valli, dai giardini all’istituto Chierici, le zone culturali turistiche, quindi il centro e infine la zona 5, cioè la zona della stazione e piazzale Europa.

Quindi la via Emilia non è compresa? Lì le prostitute restano. In via Emilia colpiamo i clienti. Invece in zona stazione per esempio possiamo intervenire direttamente sulle lucciole. Il problema è che nella zona della stazione le prostitute, soprattutto di origine cinese, è difficile identificarle in quanto tali perché non adescano in modo esplicito come sulla via Emilia.

Quindi i minidaspo emessi a chi li avete attribuiti?

Per il momento soprattutto a parcheggiatori abusivi. Soprattutto nel parcheggio dell’ospedale e in piazza Vallisneri. In nessun caso è stato emesso il daspo dal questore perché nessuno dei 25 soggetti colpiti dal nostro provvedimento è stato trovato nuovamente nel posto in cui è stato fermato.

Comandante in zona stazione andate avanti con i controlli?

Assolutamente si. Stiamo lavorando insieme alla polizia di Stato con le verifiche delle cantine e degli appartamenti. Poi il Comune provvederà con la chiusura di alcuni alloggi se si riterrà che sono a rischio di occupazione abusiva. Siamo a buon punto con i controlli. Nelle prossime settimane forniremo i dati dei controlli

Comandante, veniamo all’argomento tanto odiato dagli automobilisti, le sanzioni per violazioni al codice della strada. Quante ne emettete?

Ritengo sia necessario prima di tutto fare il punto sull’attività di polizia stradale della municipale. Soprattutto sull’infortunistica, nel 2018 siamo intervenuti su 2103 incidenti. Vuol dire che abbiamo rilevato più di sei incidenti al giorno. Sono numeri che pesano. Per fortuna solo sette con conseguenze mortali, in calo rispetto al 2017.

Poi c’è tutta l’attività di prevenzione, e relative sanzioni. Un’attività che svolgiamo con il targa system, il tele laser, i controlli fissi già installati su Codemondo ed il prossimo è quello che sarà piazzato a Masone. E poi c’è il tema del centro storico, quindi telecamere della ztl, le corsie preferenziali utilizzate da furbetti, ed il divieto di sosta. In centro gli incidenti coinvolgono principalmente ciclisti. Diciamo complessivamente che l’attenzione sul centro storico è più legata a questioni di ordine per la circolazione e la sosta dei veicoli. Invece quelli su strada sono proprio controlli di prevenzione.

Quanto incassa il Comune dalle sanzioni agli automobilisti?

A livello di sanzioni, nel 2018 sono state oltre 70mila le sanzioni emesse e sono state ritirate 265 patenti. Parliamo di 6,8 milioni di euro accertati in sanzioni di cui 4,2 li abbiamo incassati.

Una piaga reggiana comandante è quella delle tante auto che circolano prive di copertura assicurativa

Da inizio anno, in due mesi, abbiamo sequestrato 71 veicoli. I mezzi erano su strada senza assicurazione, un pericolo per tutti gli utenti della strada, pedoni, ciclisti e automobilisti. 46 invece le sanzioni per guida al telefono. Tenga presente che c’è poi un altro problema ancora, quello delle truffe assicurative. Ne abbiamo rilevate 13 dallo scorso anno. Le vittime sono automobilisti che si assicurano in internet e scoprono di essere truffati quando li fermiamo per strada. Quindi occorre fare molta attenzione quando si sottoscrive un’assicurazione in internet.