di Emanuele Filini
Giuseppe Benassi, era nato nel 1884 a Sologno di Villaminozzo, nell’alto crinale appenninico, poi divenne castelnovese di adozione. I paesaggi incantati dai quali era circondato lo indussero a tracciare su carta le proprie sensazioni. Col carboncino si diede ad interpretare quei chiaroscuri che gli, poi, diedero la notorietà, tanto che Cirillo Manicardi in persona, lo consigliò di approfondire l’arte della pittura. E questo fece senza frequentare Accademie o scuole d’Arte. Un autodidatta nel termine più squisito e rigoroso del termine, pur non temendo di mettersi in discussione a certi livelli.
Fece una prima mostra a Reggio nel 1930, una seconda a Bologna nel 1931, una terza a Milano nella primavera del 1932, per poi concludere a Venezia, il ciclo delle più importanti esposizioni , nella città dell’arte per eccellenza. Tra Venezia e l’Appennino, le bellezze erano di natura diversa, quasi opposte, ma non per ciò che riguardava la luminosità del cielo, era un confronto molto interessante, uno stimolo in più per il giovane Giuseppe.
Giuseppe Benassi ebbe due figli Pietro nel 1921 e Francesco nel 1928. Pietro iniziò la formazione artistica col padre Giuseppe, per poi proseguire all’Istituto Venturi di Modena, e infine completarsi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida illuminata di Giorgio Morandi e Virgilio Guidi. Divenne un ottimo acquerellista, con grande facilità nel disegno, ma soprattutto riuscì a padroneggiare le principali tecniche dell’incisione, con le quali produsse circa duecento lastre.
Francesco Benassi, oltre che dal padre Giuseppe, acquisì solide basi nella pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, allievo, come il fratello Pietro, di Giorgio Morandi e Virgilio Guidi. Inizialmente ama il colore , magari combinato con la deformazione delle prime esperienze “fauve”, poi la pace delle nostre terre montanare , lo riportano ad interpretare prevalentemente paesaggi nel solco della tradizione.
Tre Benassi, tre docenti, ma soprattutto tre artisti, sensibili interpreti della poetica della natura in tutte le sue accezioni.