di Dario Caselli

Seppur in tono minore la campagna elettorale va. Vecchi è solo in testa, novello Fausto Coppi, forte dei suoi mezzi economici e dei vantaggi connessi al ruolo di sindaco uscente: inaugura un cantiere al giorno, tutto ciò che non è stato fatto in questi cinque anni, sembra verrà realizzato in soli due mesi. Le nubi che attraversavano l’orizzonte del Pd si sono dissolte una volta conosciuto il nome del candidato del centro- destra, giudicato, in primis dai suoi, “deboluccio”.
Visto il candidato, la sinistra, si fa per dire, è tornata a respirare a pieni polmoni e l’eccesso di ossigeno li spinge a credere di poter vincere addirittura al primo turno. Fiutata l’aria, una processione di benestanti che si credono borghesi, si prepara a correre in soccorso di Vecchi, già sponsorizzato dai poteri forti della Città.
Irrilevanti i flop del Park Vittoria, della Mediopadana, di via Turri, le indagini sui dirigenti comunali, i fallimenti delle cooperative. Tutto dimenticato: si respira qualcosa di nuovo oggi nell’aria, ma è sempre l’antico che non muore mai, cambia solo il format, neppure gli attori.
Però come non capirli, con un centro-destra inesistente, se non per qualche attacco su FB ad Alleanza Civica e alla Rubertelli, con un candidato che in una non memorabile intervista, ad una domanda sulle donne, ci spiega che i luoghi dove si cucca di più sono i matrimoni, come in un film famoso e come in quel film, per ragioni di anagrafe, presto anche lui dovrà ripiegare sui funerali.
Ora ognuno espone le competenze che ha, ma ci sembra di capire che i partiti che lo sostengono lo abbiano lasciato solo, impegnati a cercare il risultato individuale nella lotta delle preferenze. Vuoi vedere che il candidato, non solo è stato sedotto, ma pure abbandonato? Le difficoltà del centro-destra, stanno dando pure una spinta alla campagna dei 5 Stelle, che però pagano pegno, a differenza della Lega, ai guai del partito nazionale. Sia detto chiaro: non mi unisco al coro di gioia di chi dice che i grillini sono diventati uguali a tutti gli altri, se vuol dire che sono tutti ladri, non ci sarebbe nulla da festeggiare.
Però certe ingenuità si potrebbero evitare. Per quanto riguarda Alleanza Civica, è la prima volta che una lista civica termina il suo mandato e si ripresenta agli elettori, nello stesso formato. Potrebbe addirittura essere l’unico punto fermo nei prossimi cinque anni, infatti con l’arrivo di Zingaretti, il Pd, si sposterà verso sinistra e forse i renziani se ne dovranno andare.
Il centro-destra avrà una nuova configurazione, che non prevederà Forza Italia e i 5 Stelle probabilmente si divideranno, cambiando pelle, se non esploderanno come L’Uomo Qualunque di lontana memoria. Questi riflessi nazionali si riverbereranno anche su Reggio. Inoltre, se si guarda alle elezioni regionali di novembre e più in là alle politiche, che non saranno tra cinque anni, si vede come il buon senso consiglierebbe a tutte le forze politiche: Pd, Lega e 5 Stelle, di aprire una interlocuzione con la lista civica, soprattutto se migliorasse il 3,5% circa della volta precedente e non è improbabile che la Rubertelli possa fare meglio, sia per il suo operato di questi anni in consiglio comunale, sia perché la sua campagna è in stile con la moderazione del personaggio e la moderazione in politica è un valore, finita la sarabanda di fake news della campagna elettorale.
Certo manca ancora un mese e questo tempo potrebbe servire a Ognibene, Salati, Codeluppi e Rubertelli per ridurre la distanza da Vecchi, anche grazie alla par condicio che obbligherà giornali e Tv a riportare i loro pensieri, visto che ad oggi pubblicano sostanzialmente solo il sindaco uscente, magari dietro il velo dei servizi istituzionali.
Sarebbe un bene, il ballottaggio è utile perché solo da una tale scossa il Pd potrebbe prendere le mosse per cambiare almeno un po’ e sciogliere, in caso di vittoria, l’intreccio tra politici e dirigenti comunali, in cui non si sa chi comanda chi, e riportare la politica sul podio più alto.