Fernandel in una scena del film Don Camillo e l’onorevole Peppone di Carmine Gallone, 1955 – Archivio Giovannino Guareschi – Roncole Verdi (PR)

di Domizia Dalia

Promuovere il territorio regionale mediante percorsi capaci di raccontare l’Emilia Romagna attraverso gli occhi dei grandi registi e critici cinematografici che ieri come oggi, hanno contribuito a dare lustro a questi luoghi, è solo l’ultimo dei progetti di promozione turistica che gli assessori regionali al Turismo, Andrea Corsini, e alla Cultura, Massimo Mezzetti, hanno fortemente voluto.
Citando le parole dallo storico e critico cinematografico Renzo Renzi “[…] in questa regione che si chiama Emilia-Romagna, e che sta nel collo dello stivale come in uno storico raccordo tra il nord e il centro-sud d’Italia, è nata e si è formata gran parte dei cineasti italiani” gli assessori hanno voluto sottolineare quanto questa terra sia stata fertile cinematograficamente; autori come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Michelangelo Antonioni, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Pupi Avati sono solo una parte dei grandi Maestri che hanno scelto di valorizzare attraverso i loro capolavori i luoghi emiliano-romagnoli che per nascita portano nel cuore. Il progetto ampio e ancora in divenire, comprende undici percorsi che promuoveranno, seguendo tracce anche inedite, l’intera regione sfruttando i luoghi iconici che hanno fatto la storia del cinema Italiano. Per ora si parte con i primi tre: la “Bologna di Pasolini”, la “Rimini di Fellini” e “Le terre di Don Camillo e Peppone”. Proprio quest’ultimo itinerario cinematografico coinvolgerà il territorio della provincia di Reggio Emilia, rievocherà i luoghi narrati da Guareschi nei suoi celebri racconti “Don Camillo. Mondo piccolo”. Gli altri otto percorsi cineturistici verranno presentati prossimamente, ma sappiamo già che riguarderanno: le Terre di Novecento, la Bologna del cinema, la Ferrara di Michelangelo Antonioni, il piacentino di Marco Bellocchio, la Ravenna del Deserto Rosso e del Grido, le Terre di Zavattini, le suggestioni dall’Appennino ed infine, le Terre del Fiume Po. Approfondiamo l’argomento parlandone con l’assessore Andrea Corsini.

Andrea Corsini (ph © Giorgio Salvatori)

Assessore, è stato da poco lanciato il nuovo progetto turistico che coinvolgerà molti luoghi delle nostra regione. Un’idea che trae ispirazione dal mondo cinematografico attraverso undici percorsi alternativi che indagheranno con un taglio unico il territorio dell’Emilia Romagna e le sue ricchezze. Di che cosa si tratta esattamente?
CineTurismo Emilia Romagna intende offrire ai turisti la possibilità di vivere il nostro territorio attraverso le suggestioni che ci ha regalato il cinema dei grandi Maestri emiliano-romagnoli. L’idea di questo progetto è quella di colpire lo sguardo del turista che, proprio come al cinema, diventa spettatore. Guardare un territorio con gli occhi dei grandi personaggi che ne hanno saputo trarre ispirazione significa offrire nuove suggestioni.

Gino Cervi e Fernandel sul set del film Don Camillo di Julien Duvivier, 1952 – Archivio Giovannino Guareschi – Roncole Verdi (PR)

Oggi in Italia si parla molto di cineturismo, un settore che non può essere sottovalutato…
Il cineturismo è un nuovo trend socio-culturale in crescita e come tutti i mercati verticali credo possa dare grandi soddisfazioni. Questa Giunta ha evidenziato sin da subito la necessità di innovare il brand regionale e di individuare nuovi prodotti turistici. Abbiamo ancora tante storie da raccontare in grado di incantare il mondo e credo che quelle legate al cinema siano tra quelle più suggestive.
L’Emilia Romagna è sicuramente una delle regioni italiane che può vantare un numero cospicuo di autori e una centralità nella storia del cinema…
Nell’immaginario collettivo le grandi “capitali mondiali del cinema” sono Roma, New York, Los Angeles, Parigi, Londra e Venezia, tuttavia anche in Emilia Romagna sono stati girati molti film e soprattutto, è qui che si sono formati gran parte dei migliori cineasti italiani. Penso, per esempio, a Fellini, Bertolucci, Antonioni, Pasolini tra i tanti. Al pari delle nostre eccellenze che vanno dal food ai motori, anche il nostro cinema è capace di fornire contenuti di grande interesse, in grado di attrarre turisti da tutto il mondo.

La Mappa

Un ampio progetto che si sviluppa in undici differenti itinerari…
Il punto di partenza di ogni percorso è sempre la location cinematografica e la chiave di lettura è il rapporto che lega cinema e territorio. I nove itinerari che compongono il progetto sono collegati alle altrettante province della regione, a questi se ne aggiungono altri due: quello sul fiume Po e quello sull’Appennino.
I primi tre sono già attivi. Uno coinvolge anche la provincia di Reggio Emilia, con “Le terre di Don Camillo e Peppone”…
Esattamente. È un percorso che si snoda tra Brescello e Boretto. Il mondo di Guareschi si può scoprire visitando la sua casa natale, le location immortali in cui sono stati girati i diversi episodi e il museo dedicato all’amata saga.
Gli altri due, invece raccontano la “Bologna di Pasolini” e la “Rimini di Fellini”…
Esattamente. Nei prossimi mesi si aggiungerà un ulteriore percorso denominato “La Bologna del cinema’, strutturato tra i luoghi dei film di Pupi Avati e il set dell’ispettore Coliandro. Per quanta riguarda Fellini, invece, l’anno prossimo ricorrerà il centenario dalla nascita del Maestro e verranno avviati i cantieri per il Museo Internazionale dedicato al premio Oscar. Il percorso, dunque, s’innesta perfettamente nel racconto della città e del territorio.

Fernandel e Gino Cervi in Don Camillo e l’onorevole Peppone, 1955 -Archivio Giovannino Guareschi – Roncole Verdi (PR)

Cosa vi aspettate da questo progetto?
Da un lato, avviando la promozione di itinerari e pacchetti turistici che hanno nel cinema il proprio filo conduttore, proponiamo ai turisti luoghi evocativi unici. Dall’altro, abbiamo previsto progetti per incentivare a lungo termine l’attrazione di nuove produzioni cinematografiche in Emilia Romagna, con l’obiettivo di mettere a capitale questa sua naturale vocazione.
Il progetto è frutto di un lavoro di squadra…
Il team di lavoro coinvolge Apt Servizi, Emilia Romagna Film Commission, Fondazione Cineteca di Bologna e Ibc con il coordinamento della cabina di regia “Turismo-Cultura” della Regione. Ora tocca agli operatori turistici saper cogliere queste nuove opportunità e sfruttarle al meglio.
Chi vorrà seguire questi percorsi di Cinema in Emilia Romagna dove potrà trovare tutte le informazioni?
I film girati in Emilia Romagna sono stati raccolti su un esaustivo database dove cinefili e turisti possono trovare tutte le informazioni utili su film e luoghi.
Chiunque può tracciare nuovi itinerari e scoprire un’Emilia Romagna originale attraverso percorsi alternativi. Mediante semplici ricerche per titolo, regia o location si possono individuare nuove e suggestive idee di viaggio.
Le mappe sono scaricabili sul portale www.emiliaromagnaturismo.it