a cura del CAI

Il Sentiero Italia Cai è l’itinerario escursionistico che attraversa l’Italia da Santa Teresa di Gallura in Sardegna a Muggia, nei pressi di Trieste percorrendo crinali e vallate di tutte le regioni italiane. Nel 2019, anno del Turismo Lento, il Cai organizza in ogni regione un cammino di almeno due giorni sulle tappe del Sentiero Italia riaperte dalle sue Sezioni, trasportando attraverso il nostro paese le testimonianze dei partecipanti registrate su un “quaderno di viaggio” che passerà di regione in regione.
«Con il progetto Sentiero Italia – spiega il presidente generale del Cai Vincenzo Torti – abbiamo un sogno, quello di unire l’Italia intera in un grande abbraccio, attraverso la percorrenza a piedi degli straordinari territori che il nostro Paese è in grado di offrire non appena si abbandona la strada asfaltata».
Anche l’Appennino reggiano sarà toccato da questo lungo cammino, in uno dei suoi tratti più belli, dal Passo del Giovarello al Lago Paduli, o del Lagastrello: un percorso che attraversa buona parte del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.
Il “testimone” che dalla Sardegna ha già attraversato più di mezza Italia, verrà consegnato dal Cai Toscana al Cai Emilia-Romagna domenica 30 giugno al Lago Scaffaiolo, sull’Appennino bolognese-pistoiese. Sarà una buona occasione per spezzare il pane insieme al Rifugio Duca degli Abruzzi e leggere le testimonianze più significative riportate sul quaderno, bevendo un bicchiere di vino in allegria.
L’indomani i partecipanti al grande trek si incammineranno verso ovest sotto il filo dei 2000 metri, unendosi a quanti altri vorranno aggiungersi, uno o più giorni, per accompagnare il quaderno delle testimonianze nel suo viaggio verso la Liguria. Il 7 luglio il testimone sarà consegnato al Cai Liguria a Prato Spilla, nell’Appennino parmense, dopo 8 giorni di cammino tra il versante tirrenico e quello adriatico dell’Appennino.
«Qui, dove la montagna respira l’aria dell’Europa e quella del Mediterraneo, il Sentiero Italia – spiegano gli organizzatori – è sospeso tra due mondi che nelle quattro stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive ed esprime un panorama che altrove può essere visto solo a quote più alte. La contiguità della zone climatiche europea e mediterranea concentra in questo tratto gran parte della biodiversità italiana con endemismi unici e relitti glaciali che trovano il loro habitat nelle praterie d’alta quota. Distese di graminacee e giunchi sono punteggiate dagli ammiccanti colori di una infinita varietà di fioriture, mentre la brughiera sui versanti a quote di poche decine di metri più in basso è dominata da eriche, mirtilli, sorbi e rododendri fino al limite della ospitale faggeta».

Dal Rifugio Duca degli Abruzzi al Lago Scaffaiolo la prima tappa emiliana arriverà all’Abetone. Il 2 luglio il percorso terminerà al Lago Santo Modenese, per proseguire il giorno dopo fino al Passo delle Radici, tra le Province di Modena e di Lucca.
Il 4 luglio il grande trek entrerà dal Passo del Giovarello (1659 m) in territorio reggiano. Raggiunto il Passo delle Forbici, il percorso toccherà Bocca di Massa (1811 m) sul crinale tosco-emiliano, per proseguire sullo spettacolare sentiero Cai 633, che tra praterie e mirtilleti passa sotto le dirupate pareti del Sassofratto e del Monte Prado, fino ad arrivare a Lama Lite e al Rifugio “Cesare Battisti” del Cai Reggio Emilia, posto a 1751 metri tra la valle del Dolo e quella dell’Ozola, e punto tappa del Sentiero Italia Cai.
Il giorno successivo, superata la conca della Bargetana e l’omonimo rifugio, il percorso ritornerà sul crinale tosco-emiliano al Passo di Romecchio (1685 m), affacciandosi sulla Garfagnana e con di fronte le ardite cime delle Alpi Apuane.

Proseguendo lungo la suggestiva dorsale delle Porraie (1835 m) e passando sotto il Monte Sillano, in compagnia verso nord della grande mole del Cusna, si arriverà al Passo di Pradarena (1576 m). Da qui inizia un’altra lunga e spettacolare cavalcata sul crinale: superato il Passo di Cavorsella, si passerà sotto la Cima Belfiore e dopo aver raggiunto le propaggini del Monte La Nuda inizia la discesa lungo il selvaggio Vallone dell’Inferno fino al Passo del Cerreto (1261 m), termine della seconda tappa reggiana.
Il 6 luglio il cammino riprenderà per il Passo dell’Ospedalaccio e la bellissima conca delle Sorgenti del Secchia (1522 m), racchiusa dagli aspri versanti del Monte Alto e dell’Alpe di Succiso.

Da qui il percorso salirà ripido alla rocciosa forcella del Passo di Pietra Tagliata (1799 m), per poi scendere nel selvaggio vallone della Liocca, tra i Groppi di Camporaghena e l’Alpe di Succiso, fino alla conca dei Ghiaccioni (1379 m), in uno degli ambienti più stupefacenti del Parco Nazionale.
Dai Ghiaccioni si risalirà in mezzo a belle faggete fino all’alpestre lago di Monte Acuto, sulle cui rive sorge il Rifugio “Città di Sarzana” (1580 m), dove termina la tappa. Il 7 luglio dal rifugio si scenderà fino alla diga del Lagastrello (1159 m), al confine tra le Province di Reggio Emilia, Parma e Massa Carrara. Qui i partecipanti al grande trek incontreranno i soci del Cai di Parma e Reggio Emilia: insieme raggiungeranno in territorio parmense il Lago Squincio, il Lago Scuro e infine Prato Spilla (1349 m).
Qui, dopo il saluto delle autorità e una esibizione del Coro Mariotti del Cai Parma, ci sarà il passaggio del testimone al Cai ligure, e il viaggio del Sentiero Italia proseguirà.
Rivedere, recuperare e rilanciare il tracciato escursionistico del Sentiero Italia per collegare, attraverso i suoi oltre 6000 km, e in circa 400 tappe, tutte le regioni italiane, con il fascino, la bellezza e le tradizioni dei loro territori interni è il progetto che il Club alpino italiano sta portando avanti, per presentare in grande stile il nuovo Sentiero Italia nel 2019, anno del cammino lento.
Il Sentiero Italia si sviluppa lungo l’intera dorsale appenninica, isole comprese, e sul versante meridionale delle Alpi.
Ideato ne 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti, riuniti poi nell’Associazione Sentiero Italia, l’itinerario è stato fatto proprio dal Cai nel 1990.
Grazie all’indispensabile contributo delle sue Sezioni, che ne hanno individuato nel dettaglio il percorso, i posti tappa e la segnaletica, il Sentiero Italia venne inaugurato nel 1995 con la grande manifestazione organizzata dal Cai “Camminaitalia 95”, ripetuta poi nel 1999 assieme all’Associazione Nazionale Alpini (ANA).
Il concatenamento di sentieri che attualmente formano il Sentiero Italia è quasi completamente segnalato con i colori bianco e rosso e la dicitura “S.I.”.
Per chi vuole partecipare al trek dal Lago Scaffaiolo a Prato Spilla informazioni presso l’accompagnatore Alessandro Geri (331 5380768) o su http://www.caireggioemilia.it/