Lungo Viale Isonzo, affacciato su un giardino ombreggiato, si trova il ristorante Ghersi.
Aperto da poco più di un anno, il locale propone una raffinata cucina di pesce. Abbiamo incontrato Simone, titolare e chef, che viene da un’esperienza famigliare nell’ambito della ristorazione e che ha avuto un maestro importante…

Simone, da dove deriva la scelta del nome del suo ristorante, “Ghersi”?
Il nome del ristorante deriva dall’acronimo del mio nome e cognome. Io infatti mi chiamo GHER-RI SI-MONE. E’ stata un idea di mia moglie, al ritorno da una vacanza alle Canarie, lo spunto è arrivato dal nome dell’albergo che appunto era l’acronimo del proprietario. volevamo qualcosa di corto, moderno, immediato e che riconducesse a me che poi sono anche lo chef.
La ristorazione è per voi una tradizione di famiglia, ci racconta un po’ la vostra storia?
Sicuramente sì, mio padre ha iniziato come cameriere e pizzaiolo negli anni Settanta, prima come dipendente poi come titolare di un locale a Rio Saliceto. Sono nato, si potrebbe dire, sul banco delle pizze!
Dopo una piccola parentesi ha acquistato un altro locale a Lemizzone di Correggio dove io ho lavorato con lui e tutta la mia famiglia per quasi vent’anni. Sentivo però il bisogno di prendere la mia strada e aprire qualcosa di mio ed è così che è nato AL SOLITO POSTO, il mio primo locale a Reggio Emilia dove sono rimasto per 5 anni. Col tempo è cresciuta anche la passione per l’alta cucina ed è così che ho deciso di vendere il ristorante e aprire il mio grande sogno, “GHERSI”.
Un locale informale ma che vuole posizionarsi un po’ più su rispetto alla semplice pizzeria/ristorante.
Oltre che titolare di Ghersi lei ne è anche lo chef. Ci descrive in due parole la sua passione?
Diciamo che non è stato amore a prima vista o un colpo di fulmine, è stato qualcosa che è cresciuto nel tempo perché sentivo il bisogno di riscatto e soddisfazioni, questo mi ha portato a fare due grandi esperienze, la prima da Annamaria Barbieri all’Antica Moka a Modena e la seconda, la più importante, dal tristellato chef Mauro Uliassi di Senigallia, dove ho imparato veramente molto, soprattutto sulla cucina di mare.
Nel vostro menù proponete “IL MARE” E “LA TRADIZIONE”, una doppia scelta per venire incontro a tutte le esigenze dei clienti?
Si la nostra proposta è costituita per un 70% da cucina di mare e un restante 30% dalla tradizione reggiana, proprio per venire incontro a quel pubblico di Reggio Emilia dai gusti molto classici.
Ci parli della vostra cantina: avete fatto particolari scelte in merito ai vini che offrite?
Sicuramente dato il tipo di cucina abbiamo una predominanza di vini bianchi e bollicine italiane e francesi, ma non mancano i grandi rossi italiani come Sassicaia, Ornellaia, Tignanello ecc…
Nel vostro locale prevedete anche serate a “tema” con menu specifici?
Si, periodicamente organizziamo serate a tema in vari periodi dell’anno come “La zucca va al mare”, dove la zucca ha incontrato la mia cucina di mare oppure “il re bianco”, piatti di terra abbinati al tartufo bianco e varie serate con cantine tipo Franciacorta che hanno presentato i loro vini sempre in abbinamento ai miei piatti.
Antipasto, primo, secondo e dolce da consigliare a chi viene da voi
Risposta secca, senza dubbi! “La triglia come una bruschetta” omaggio a Mauro Uliassi, uno dei miei maestri. “I cappelletti vanno al mare”, la mia firma. “Tonno ricordo di Sicilia” per ricordare la mia metà siciliana (mia madre). “Semifreddo al caramello salato con ganache al fondente, aria alla kalua”.

“Ghersi” ristorante – Viale Isonzo, 14, Reggio Emilia RE
Tel.: 0522 081772 www.alsolitopostoreggio.com