È stato inaugurato i primi di novembre il nuovo tratto di pista ciclopedonale di via Comparoni, a Gavasseto: un intervento strategico per la mobilità interna della frazione, poiché  collegandosi alla ciclabile già esistente lungo via Ferrer, unisce l’area della scuola primaria all’area naturalistica del Fontanile Ariolo. La realizzazione del nuovo tratto di ciclopedonale, richiesto nell’ambito dei Laboratori di cittadinanza di Qua_Il quartiere bene comune, si inserisce in “Connessioni sostenibili”, un programma di interventi  con nuove piste o tratti di ciclabili, che completano, integrano, sviluppano la rete ciclabile di Reggio Emilia (219 chilometri di ciclovie portanti e di quartiere, a cui si aggiungono 23 chilometri di greenway), la più estesa in Italia in rapporto al numero di abitanti. Connessioni sostenibili porta a Reggio Emilia altri 17,5 chilometri di ciclabili, con particolare riguardo alle ‘connessioni’, appunto, tra le frazioni e i quartieri più esterni, tra i quartieri e il resto del tessuto urbano. L’inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dell’assessora a Città collaborativa, Lavori Pubblici, Cura dei quartieri e Trasformazione digitale Valeria Montanari, nonché di un gruppo di alunni e insegnanti delle classi IV° e V° della scuola primaria di Gavasseto e del parroco di Gavasseto don Roberto Bertoldi.

L’intervento – realizzato con un investimento di 60.221 euro finanziato da Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna e Provincia – realizza così un elemento di forte connessione  tra il centro urbano di Gavasseto e l’accesso all’area naturalistica situata a nord/est della frazione, recentemente resa fruibile al pubblico e alla vicina scuola primaria. Il nuovo percorso, realizzato mediante l’intervento di ristrutturazione della carreggiata  e della banchina esistente su via Comparoni, è rialzato rispetto alla quota stradale ed è a doppio senso di marcia ben delimitata da cordonato stradale in calcestruzzo. La pavimentazione è costituita mediante tappeto d’usura in conglomerato bituminoso nero dello spessore di 3 centimetri.

In contemporanea con la realizzazione del ciclopedonale, i lavori hanno comportato l’esecuzione di tutte le opere di completamento che serviranno a rendere funzionale l’intero intervento, tra cui le opere idrauliche per lo smaltimento delle acque meteoriche, le opere stradali per la predisposizione dell’impianto di illuminazione pubblica (cavidotto, fondazioni, pozzetti); il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale e la sistemazione dei sottoservizi e del reticolo fognario esistente. L’intervento ha inoltre puntato alla riduzione al minimo necessario o raccordo di tutti i dislivelli, in modo da renderli facilmente superabili da pedoni, persone con disabilità e carrozzine.