Di Antonio Lecci
Sono state ore di intenso lavoro per Protezione civile, vigili del fuoco, volontari e autorità anche nella Bassa, in particolare nella zona dell’Unione comuni Pianura Reggiana, quello dello scorso fine settimana, per far fronte agli allagamenti di diverse zone di campagna a causa dell’esondazione di alcuni canali e fossati, alcuni pure vicino ad abitazioni.
A San Martino in Rio l’allerta è scattata domenica notte, quando ci si è accorti del rischio di tracimazione del cavo Tresinaro, che non è l’omonimo torrente, ma che comunque lambisce alcune zone di campagna con abitazioni, a ridosso del paese. Per questo si è subito iniziato a monitorare la zona di via Chiesa a Tressano, per poi concentrare l’attenzione a Molino di Gazzata, dove è stato necessario intervenire con circa 400 sacchetti di sabbia predisposti dalla Protezione civile Icaro insieme ad altri volontari, coordinati dal tecnici comunali e dal sindaco Paolo Fuccio. Lo stesso primo cittadino ha seguito direttamente le fasi del passaggio della piena nel canale di bonifica, confermando come l’innalzamento del livello del corso d’acqua sia derivato dalle abbondanti precipitazioni cadute a livello locale, con ben 85 millimetri di pioggia in poche ore sul territorio circostante. Strade chiuse per allagamento, qualche cortile inondato, fossati colmi d’acqua. Ma tutto sommato la situazione dei principali fiumi e torrenti è rimasta sotto controllo.
A Correggio chiusa la strada che collega la zona di Budrio a Gavassa per l’esondazione parziale del canale Naviglio. Una situazione che si ripete a ogni abbondante precipitazione, ma che stavolta ha costretto a deviare il traffico su percorsi alternativi per i collegamenti tra Reggio e Correggio. I ponti e i tratti interessati dall’esondazione sono stati presidiati da volontari della Protezione civile locale e da quelli dell’Associazione nazionale carabinieri.
Problemi anche a Bagnolo, sempre per canali e fossati che hanno tracimato, in particolare verso via Beviera. Sulla vecchia provinciale per Novellara allagamenti in due punti della carreggiata, con problemi per il traffico.
Non sono mancati problemi a Poviglio, con esondazioni in via Ceci e in via di Casalpò. Sotto controllo i corsi d’acqua principali. Il Po ha registrato un incremento di oltre tre metri in un paio di giorni, iniziando poi da domenica sera il suo lento calo.
Si sono elevati di quota anche Enza e Crostolo, ma restando comunque a livelli distanti dall’emergenza. A Sorbolo non è stato necessario chiudere il ponte sull’Enza, in quanto il torrente è rimasto due metri sotto il livello di attenzione.