Patek Philippe Grandmaster Chime Ref. 6300A, venduto a Ginevra lo scorso 11 novembre a 31 milioni di dollari

L’orologio più costoso al mondo è il Patek Philippe Grandmaster Chime Ref. 6300A, venduto a Ginevra lo scorso 11 novembre alla cifra strabiliante di 31 milioni di dollari. Il pezzo dei record è l’unico esemplare tra i Grandmaster Chime costruito in acciaio inossidabile. Cassa in oro rosa 18 carati, calendario perpetuo, ripetitore di minuti, un secondo fuso orario e meccanismi per il suono. L’orologio è stato venduto dalla casa d’aste Christie’s durante l’asta benefica Only Watch organizzata per finanziare la ricerca sulla distrofia muscolare. L’orologio in questione è un pezzo unico, che Patek Philippe ha creato per l’occasione.

Il precedente record apparteneva a un Rolex Paul Newman appartenuto all’attore e venduto nell’ottobre 2017 da Phillips House di New York per 17,8 milioni di dollari. 

IL TEMPO E’ DENARO I modelli da investimento

Nel mese di novembre le maggiori case d’asta internazionali propongono all’incanto esemplari rari e preziosi di orologi da collezione.  Ginevra, Hong Kong, New York sono le sedi storiche delle vendite più importanti dedicate a questo oggetto di culto e da investimento. In momenti di incertezza economica e di instabilità politica l’orologio infatti è ancora considerato un bene rifugio che non richiede enormi capitali ma che può fruttare bene grazie a quotazioni sempre in salita soprattutto per alcuni modelli da collezione.

Rolex Daytona Paul Newman appartenuto all’attore. Batturo a 17,8 milioni di dollari all’asta Phillips nell’ottobre 2017

“I modelli che hanno avuto un forte incremento di prezzo – spiega Antonio Nocco della gioielleria Nocco di Parma – sono da identificarsi nei Rolex Daytona Paul Newman e nei Daytona carica manuale ref. 6263 – 6265 Big Red. Le cifre sono più che raddoppiate nell’arco di un paio d’anni: oggi per un Paul Newman in acciaio si parte da un minimo di 150mila euro fino ad arrivare al record raggiunto in asta di 17,8 milioni di dollari per l’orologio appartenuto all’attore che ha dato il nome a questo modello. Per il Big Red carica manuale si va dai 55 ai 120mila euro.

Il mercato è diventato molto esigente e la qualità paga moltissimo. Anche i modelli più recenti con meccanica automatica Zenith sono cresciuti molto. Oggi il loro valore è di 25mila euro (triplicato in tre anni!). Quelli che però vengono più apprezzati dai collezionisti sono i modelli transizionali: 1988-2000.

GMT Master 16753

Per dare un’idea: il Daytona d’acciaio seriale R con quadrante floating in porcellana vale intorno ai 100mila, per arrivare ai 150 mila per il modello in oro.

Infine quelli con meccanica Rolex usciti di produzione nel 2016 oggi valgono da 16 a 20mila euro, anche questi modelli sono raddoppiati in nel giro di due anni!

Altro fenomeno interessante è il GMT Master. I più rari e ricercati sono quelli con la ghiera in bachelite. Valore 80-120mila euro. Ci sono poi tutti quelli con vetro plexi prodotti fino alla metà degli anni ’80: anche questi hanno avuto un forte incremento di prezzo, il ventaglio va da un minimo di 10mila fino ai 120 mila del modello in bachelite citato prima.

Quelli moderni con vetro zaffiro (full set), che pochi anni fa si pagavano 3,5 – 4 mila euro, oggi hanno quotazioni che partono da un minimo di 10mila euro.