REGGIO EMILIA – Dal portico del Municipio si diffondevano voci e note del coro “Gospel and MoRe”, diretto da Francesca Canova, mentre tanti reggiani col naso all’insù aspettavano l’accensione dell’abete di Piazza Prampolini.
E finalmente poco dopo le 17 le luci hanno illuminato l’abete del Caucaso alto 8 metri chiamato Camillo in onore di Camillo Prampolini.
Un Natale all’insegna della tradizione quello voluto dal Comune, le cui iniziative sono state presentate questa settimana nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessora al Commercio e al Centro storico Mariafrancesca Sidoli, la dirigente del servizio Politiche per la valorizzazione commerciale Elena Edgarda Davoli, Davide Caiti di Kaiti Expansion e Alberto Bigi di Arci Reggio Emilia.
Un albero vero dunque e decorato con le classiche palline di Natale. Una scelta, quella fatta dal Comune, che va nella direzione della sostenibilità, oltreché della riscoperta delle tradizioni: l’albero è un Abies nordmanniana oabete del Caucaso di 8 metri, una conifera sempreverde e viva, cresciuta prima in bosco e successivamente in grandi vasconi che ne consentono la crescita grazie a un’attenta cura. L’albero, al termine delle festività, tornerà nel vivaio da cui proviene e dove continuerà a essere curato. L’albero principale è accompagnato da circa 20 mezzi coni di 2,60 metri, decorati con sfalci di potatura, posizionati lungo il perimetro della piazza, illuminati in maniera identica all’albero centrale, così da trasmettere accoglienza, calore ed eleganza.
Una cornice di luci traccia anche il profilo del Comune, dando un segno evidente di continuità su tutto il perimetro della piazza.
Il coro gospel
Il coro Gospel and MoRe, nato nel 2010 dalla volontà dei coristi delle province di Modena e Reggio Emilia uniti dalla passione per il canto, si è costituito formalmente il 19 ottobre 2017 come “Gospel and MoRe Associazione di Promozione Sociale” consolidando il desiderio di coltivare la passione per il canto corale. L’intento del coro è quello di riproporre in chiave moderna brani della tradizione Gospel, allargando gli interessi musicali al Soul, al Musical, al Pop e riarrangiando in maniera originale brani per ensemble femminile o misto, a cappella o con accompagnamento strumentale.
Decorazioni controverse
Perplessa la reazione dei reggiani all’installazione delle bandiere di “Flags4Rights, 100 bandiere per i diritti” in mezzo alle luminarie di Natale
Se l’abete vero con decorazioni tradizionali ha raccolto molti consensi tra i reggiani, sono invece piuttosto controverse le reazioni alle luminarie della via Emilia e nelle vie del centro dove tra le classiche luci natalizie sono state installate enormi bandiere con i disegni dei bambini di “Flags4Rights, 100 bandiere per i diritti”. In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Onu dei Diritti del Fanciullo e del 30° anniversario della Convenzione Onu per i Diritti dell’Infanzia, il Comune insieme al Dipartimento di educazione e scienze umane dell’Università di Modena-Reggio e dalla Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, e YTT-Yesterday-Today-Tomorrow ha deciso di esporre le bandiere disegnate per le vie cittadine. Perplessa la reazione dei reggiani, molti dei quali hanno accolto l’installazione con freddezza e con poca convinzione. “Non dico di essere contrario a esporre le bandiere – il parere di Paolo, commerciante del centro storico – Se sono poi disegni dei bambini esposti per ricordare i loro diritti, sono sacrosante. Non condivido però la scelta di metterle a dicembre quando la gente ha voglia di passeggiare per la città illuminata in cerca di un po’ di positività e buonumore. L’ho trovata una scelta fuori luogo. E come me la pensano in tanti!”.