Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Infocamere e analizzati dall’Ufficio Studi dell’ente camerale la maggior parte di tali imprese operano nel terziario, infatti 6 startup innovative su 10 – ovvero 56 imprese – svolgono attività nell’ambito dei servizi rivolti sia alle imprese (53 aziende) che alle persone (3). Un terzo delle startup presenti sul territorio provinciale (32 imprese), poi, opera in campo manifatturiero e 2 nel commercio.

Relativamente ai settori economici, prevalgono le startup impegnate nella produzione di software e nella consulenza informatica per le aziende, ambito nel quale sono presenti 21 imprese innovative reggiane; seguono poi quelle di supporto tecnico specializzato (13), di Ricerca e Sviluppo (10) e, infine, le attività dei servizi d’informazione (7).

Delle 32 startup che operano nell’industria in senso stretto, la quota più rilevante – pari al 43,7% del manifatturiero in complesso – è rappresentata dalle aziende metalmeccaniche (14 imprese); una quota pari al 15,6% del totale è costituita da quelle attive nella fabbricazione di computer, di prodotti elettronici e di apparecchiature elettriche, il 12,5% opera nella trasformazione alimentare, mentre il 9% svolge attività di fabbricazione di prodotti chimici e farmaceutici.

La forma giuridica prevalente è quella della società a responsabilità limitata. Oltre il 94% delle startup innovative reggiane, infatti, è costituito in questa forma; un ulteriore 3,3% ha scelto la forma giuridica della srl semplificata e il restante 2,2% la forma della società cooperativa. Il dato relativo alla forma giuridica è certamente influenzato dalla possibilità, utilizzabile esclusivamente nella forma societaria di S.r.l., di stipulare il contratto sociale presso l’Ente camerale, in forma totalmente telematico – digitale.

Dall’analisi del valore della produzione emerge la dimensione ridotta delle startup reggiane. Nessuna delle imprese delle quali è disponibile il bilancio supera i 2 milioni di euro, sei aziende su dieci hanno un fatturato che non oltrepassa i 100.000 euro e per un ulteriore 24% il valore della produzione si colloca fra i 100mila e i 500mila euro; per il restante 16% il valore della produzione è compreso fra i 500mila e 2 milioni di euro.

Altro indicatore che sottolinea l’ancora limitata dimensione delle imprese in esame è il valore di capitale sociale: per 56 startup (63,6% del totale) non supera i 10.000 euro e il 29,5% ha un investimento iniziale compreso fra i 10 e i 50.000 euro. Solo 6 imprese hanno un capitale sociale compreso fra i 50mila e i 250 mila euro.

Delle 90 startup innovative della provincia di Reggio Emilia, inoltre, solo 12 sono ad alto valore tecnologico in ambito energetico, ovvero sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico.