REGGIO EMILIA – Il programma del “Concerto Tricolore” che la Corale G. Verdi di Parma propone nella Sala del Tricolore vuole essere un omaggio al luogo in cui si terrà e la rievocazione di una fase fondamentale della storia del nostro Paese.

Il genio di Giuseppe Verdi non si può ingabbiare in nessun genere di etichetta socio-politica ma è indubbio che alcuni fra i suoi massimi successi fecero da “colonna sonora” alle fasi più calde degli anni risorgimentali ed in modo particolare momenti musicali che vedono come protagonista il coro.

Dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, il concerto si aprirà con un brano di non frequente esecuzione, l’Inno “Suona la Tromba” composto da Verdi su testo dello stesso Mameli, caldamente sollecitato da Mazzini come una sorta di inno di battaglia per i moti del 1848.

Dalla Trilogia popolare, apice della prima fase della produzione verdiana verrà proposto il coro “Chi del Gitano” dal Trovatore e grazie alla voce del soprano Annalisa Ferrarini, la meravigliosa aria di Gilda “Caro nome” da Rigoletto.

Il programma si articolerà poi con alcuni tra i brani che più accesero gli animi patriottici e alimentarono spinte unitarie: “O Signore dal tetto natìo, da i Lombardi alla prima crociata, “Patria oppressa”, da Macbeth; “Si ridesti il Leon di Castiglia” da Ernani. Quest’ultima, ad esempio, venne modificata dai patrioti veneti in “Si ridesti il Leon di Venezia”.

Non poteva mancare naturalmente il Nabucco, terza opera del catalogo verdiano, il suo primo vero grande successo. Da quest’opera verranno proposti il coro d’apertura del terzo atto “E l’assiria una regina” e l’immancabile “Và pensiero”

Grazie ancora al soprano Annalisa Ferrarini e al basso Franco Montorsi, la sezione maschile della Corale Verdi eseguirà la grande scena della vestizione seguita dalla preghiera de “La Vergine degli Angeli” da La Forza del destino.

Brani di grandissimo potere evocativo inseriti in un contesto che lo è altrettanto, perché Verdi parla di noi da più di due secoli e la sua attualità è dirompente.