105.000 euro per il restauro del Castello di Canossa. L’importante finanziamento a favore dell’Associazione culturale Matilde di Canossa per il progetto di conservazione e restauro del Castello di Canossa e Museo Nazionale Naborre Campanini, è stato annunciato da Filippo e Savino Gazza titolari della Sicem Saga Spa, nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Unindustria.
L’erogazione permetterà di realizzare diversi interventi finalizzati sia alla conservazione che alla riqualificazione del sito e dei suoi percorsi di visita.
“Il finanziamento per il recupero del Castello non è una donazione fine a se stessa – ha spiegato a Stampa Reggiana il dott. Filippo Gazza – infatti per le grandi potenzialità che ha quest’area, per il valore del complesso e per la sua storia e attrattività, la speranza è che questa valorizzazione si possa tradurre in uno sviluppo economico, commerciale e turistico del territorio”.
Dott. Gazza, che tipo di recupero verrà attuato sul Castello di Canossa?
“L’intervento permetterà di realizzare diversi interventi finalizzati sia alla conservazione che alla riqualificazione del sito e dei suoi percorsi di visita. Verrà migliorata l’accessibilità con la sistemazione dei parcheggi e la creazione di nuovi, con il consolidamento dell’arco di ingresso e delle strutture adiacenti, la sistemazione delle barriere paraneve sul tetto e delle strutture per lo scarico delle acque piovane. Si valuterà inoltre la possibilità di realizzare un ascensore”.
Si sa già quando partiranno i lavori?
“Il Castello è un bene dello stato dato in concessione all’Associazione Culturale Matilde di Canossa. I progetti verranno ora sottoposti ad autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in accordo con il Polo Museale dell’Emilia Romagna. C’è già comunque un calendario dei lavori che si pensa possano partire a marzo 2020”.
E’ stato il legame della vostra azienda con il territorio a guidarvi nella scelta del bene da sostenere?
“Abbiamo riconosciuto nelle finalità di questo progetto di recupero le possibili ricadute positive per valorizzare i beni del territorio di Canossa. La cartiera Sicem Saga è dal 1960 la principale industria del territorio. Da sempre, abbiamo cercato di supportare le principali iniziative nell’interesse del paese e dei cittadini di Canossa. La nostra non è un’operazione di marketing perché il nostro non è un prodotto di largo consumo. Crediamo però fermamente che un’attività produttiva, se gestita eticamente e con il miglioramento della propria sostenibilità tra i suoi principali obbiettivi, possa contribuire in modo determinante all’occupazione, allo sviluppo del territorio e al benessere dei cittadini.”
Ritiene che l’Art bonus per incentivare elargizioni a favore del patrimonio culturale pubblico italiano sia una formula ben studiata per le aziende?
“L’Art Bonus è uno strumento molto efficace perché permette agli imprenditori di dare il massimo del risultato anche senza sforzi economici estremi. La speranza è che azioni come la nostra e di tanti altri imprenditori prima di noi, possano essere uno stimolo per altre aziende del territorio a sostenere economicamente i luoghi della nostra cultura”.
Avevate già sostenuto azioni di crowdfunding in passato?
“In passato abbiamo fatto interventi diretti, finalizzati in particolare al restauro della chiesa e del teatro di Ciano d’Enza, all’acquisto di un’ambulanza, oltre al supporto a eventi culturali e sportivi del paese e del territorio limitrofo”.
Avete altri progetti per il futuro?
“Dopo questo intervento a favore del restauro del Castello l’idea è quella di realizzare una mostra alla fine dei lavori”.
Il progetto è stato presentato insieme all’Associazione culturale Matilde di Canossa, rappresentata dalla Presidente Elvira Rossi che ha affermato: “Siamo molto lieti di questa importante donazione, la più alta fino ad ora devoluta a favore del Castello di Canossa. Abbiamo presentato il progetto ai vertici dell’azienda e subito ci è stato manifestato grande interesse per la conservazione e la valorizzazione del sito storico.
Per questo esprimiamo tutto il nostro più sentito ringraziamento. Oggi desideriamo far conoscere questo progetto alla città e promuovere nel sistema produttivo la possibilità di contribuire al suo sostegno”.
Presenti alla conferenza stampa anche Mattia Bonassisa, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Andrea Sardo, Polo Museale dell’Emilia-Romagna; Luca Bolondi, Sindaco di Canossa, Clementina Santi, Assessore alla Cultura del Comune di Canossa, Angela Chiapponi, Responsabile culturale e portavoce dell’Associazione Matilde di Canossa, Mara Bianchi, Coordinatrice progetti, Luca Venturi, Progettista.
La lista dei mecenati di Art Bonus
L’Art Bonus, è uno strumento introdotto dal ministro Dario Franceschini nel 2014 per agevolare sotto forma di credito d’imposta chi effettua erogazioni in denaro per interventi di manutenzione e restauro, o di realizzazione di nuove strutture legate alla cultura.
Le donazioni comprese nell’Art Bonus possono riguardare interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico- sinfoniche, dei teatri di tradizione e di altri enti di spettacolo.
Oppure la realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di enti e istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
La lista dei mecenati che hanno contribuito economicamente al sostegno del patrimonio culturale italiano, compare sul sito di Art Bouns (https://artbonus.gov.it/i-mecenati.html) e viene aggiornato continuamente.