Il Ministro Speranza incontra gli amministratori dell’Appennino reggiano

CASTELNOVO MONTI – Lunedi’ 13 gennaio, prima dell’incontro pubblico tenuto al Circolo Buco Magico di Reggio Emilia, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha incontrato un gruppo di amministratori dell’Appennino reggiano, il Presidente dell’Unione Appennino e Sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini, il Sindaco di Villa Minozzo Elio Ivo Sassi, Il Sindaco di Carpineti e Vicepresidente dell’Unione Tiziano Borghi, il Vicesindaco di Vetto Aronne Ruffini, il dottor Mario Attolini, la dottoressa Clara Domenichini, la Consigliera comunale di Castelnovo Monti Erica Spadaccini.

“L’incontro con il Ministro Speranza, ha affermato Enrico Bini, arriva dopo un periodo di intenso lavoro portato avanti per sondare le opportunità di riaprire il Punto nascite di Castelnovo, iniziato con la visita che avevamo svolto a Roma lo scorso novembre, al Ministero della Salute, per capire gli orientamenti del Governo da poco in carica, proseguita poi con la visita a Castelnovo Monti del Viceministro Pierpaolo Sileri che ha attivato una serie di contatti tra il Ministero e la Regione Emilia-Romagna. Con il Ministro Speranza sono emersi fatti importanti: attraverso il nuovo Patto per la salute sottoscritto da Governo e tutte le Regioni, in particolare la scheda 15, sono ora presenti maggiori spazi di dialogo e di manovra per arrivare a una revisione del Decreto ministeriale 70 che disciplina anche la questione dei Punti nascite. Inoltre il Ministro ha sottolineato l’importanza per l’Appennino di far parte della Strategia Aree Interne, cosa che permette l’attivazione di progetti e azioni specifiche sulla salute, apprezzando anche la proposta che abbiamo avanzato da tempo di un’azione sperimentale per la riapertura del Punto nascite.

Sia da parte del Ministro che da parte del Presidente della Regione Stefano Bonaccini  è stata manifestata l’intenzione di procedere speditamente per impostare la riapertura. Speranza ha detto apertamente di voler ascoltare quello che ha definito “il grido di aiuto dei territori montani”. È una notizia che ovviamente ci dà grandi speranze, ma ci vorrà un lavoro consistente perchè l’obiettivo prioritario è l’attivazione di un servizio che garantisca pienamente quelle condizioni di sicurezza per gestanti e neonati che avranno bisogno anche di una revisione organizzativa del personale medico. Da parte dell’Ausl infatti sarà necessario adeguare il Piano Attuativo Locali, prendendo sì atto delle difficoltà legate alla carenza di specialisti, gestendola però in una nuova prospettiva provinciale, che tenga conto della riattivazione del Punto nascite, a cui sarà necessariamente legato anche il ripristino della guardia ginecologica H24. Speranza ha sottolineato come l’ultima manovra economica abbia finalmente fornito risorse in più alla Sanità, per 2 miliardi, dopo un lungo periodo di “razionalizzazioni” che aveva portato ad oggettive problematiche”.