Nella tarda sera dell’8 maggio 1945 fu firmata a Berlino la resa incondizionata della Germania nazista davanti ai rappresentanti militari degli eserciti sovietico, americano, inglese e francese. Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la morte di oltre 50 milioni di persone e lo sterminio della popolazione ebraica in Europa resero necessaria la creazione di uno strumento in grado di salvaguardare i diritti fondamentali e la dignità di ciascun individuo. Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto (…).
E’ da questa premessa che nasce il progetto del Viaggio della Memoria 2020, organizzato da Istoreco, che porterà 1000 studentesse e studenti insieme ai loro insegnanti a visitare Berlino e i campi di concentramento di di Sachsenhausen e Ravensbrück.
“Durante il progetto che ha avuto inizio a novembre 2019 e che si concluderà ad aprile 2020, – spiegano gli organizzatori – partiremo dai Provvedimenti per la difesa della razza italiana del 1938 per approdare, dopo gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale, al concepimento e alla stesura della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Ovvero: dalla negazione dei diritti alla loro conquista, con la Liberazione dal nazismo in Germania e dal fascismo in Italia. Con il Viaggio della Memoria 2020 andremo a visitare tanti luoghi della Berlino di ieri e di oggi, e studieremo i Campi di concentramento di Sachsenhausen e/o Ravensbrück:
Sachsenhausen, costruito nel 1936, fu inizialmente utilizzato per la persecuzione degli elementi “anti-sociali” della città, quando Berlino ospitò i giochi olimpici. Fino al 1945 più di 200.000 persone vi furono imprigionate dal regime nazista, circa 50.000 furono assassinate.
Ravensbrück, nel periodo 1939-1945 fu luogo di prigionia per 132.000 donne e il lager vicino per minorenni, Uckermark, per altre 1.000 ragazze. Le persone deportate a Ravensbrück, soprattutto per motivi politici, appartenevano a più di 40 nazioni. Decine di migliaia vennero uccise, morirono di fame o furono vittime di esperimenti medici”. Complessivamente il progetto al quale potranno partecipare circa 1.000 studenti di 20 istituti reggiani si articola in tre fasi:Conferenze di preparazione, testimonianze, laboratori Pietre d’Inciampo tra novembre 2019 e febbraio 2020, Tre turni del Viaggi della Memoria nel febbraio 2020, Elaborazione, laboratori, festa della Liberazione tra marzo ed giugno 2020.
Posa di Pietre d’Inciampo
Anche l’edizione 2020 del Viaggio della Memoria è affiancata da un lavoro ormai consolidato e prezioso dedicato alla storia reggiana, la posa di alcune pietre d’inciampo, i piccoli monumenti diffusi in tutta Europa per ricordare le vittime del nazismo nell’ultimo luogo dove hanno vissuto libere.