di Giovanni Pighini
La Grissin Bon, reduce dalla convincente vittoria con Trento, conferma i progressi dell’ultimo periodo superando tra le mura amiche la S.Bernardo-Cinelandia Cantù in una partita solida e fatta di poche sbavature. Inizio in salita per la truppa di Buscaglia che dopo un paio di minuti si ritrova già sotto di 10 lunghezze sullo 0-10, ma è un fuoco di paglia perché da quel momento in poi i biancorossi inizieranno a macinare gioco, rimbalzi, difesa e tanta intensità fino a stritolare la squadra dell’ex Cesare Pancotto.
Il primo quarto si chiude in equilibrio sul 18 pari, ma è un risultato “drogato” dalla falsa partenza reggiana ed infatti, da quel momento, Poeta e soci metteranno la freccia senza più guardarsi alle spalle e toccando anche le 20 lunghezze di vantaggio. Reggio supera Cantù, si allontana dalla zona calda della classifica ed ora sì, davvero, può iniziare a rilanciare le proprie ambizioni per il proseguo di questa stagione. Al di là infatti di quella che è la classifica, che resta estremamente corta in entrambe le “direzioni”, Reggio nelle ultime due gare ha mostrato un’identità ed una concretezza che lasciano ben sperare. Se la beneficiata al tiro in casa della Dolomiti Energia Trentino poteva lasciare qualche dubbio sull’effettivo stato del progresso della squadra reggiana (partita dove comunque si era già palesata una diversa intensità generale), il match con Cantù rappresenta invece la vittoria della crescente maturità. I biancorossi hanno infatti confermato in attacco i progressi a livello di coinvolgimento di tutto il collettivo, ma soprattutto hanno avuto grande solidità ed attenzione nel cercare di limitare due delle caratteristiche più pericolose di Cantù, ovvero l’atletismo e la fisicità. In questo senso è significativo il dato a rimbalzo, dove Reggio ha letteralmente dominato, vincendo con grande abnegazione laddove Cantù, sulla carta, avrebbe potuto superarla. Il tutto condito con una crescita difensiva corale. Se quella contro Trento come avevamo detto era forse più la vittoria del talento e dello “sblocco”, perché una serata così “facile” serviva come il pane, i due punti di Cantù sono stati invece indice, per la prima volta in stagione, di una squadra che ha dato la sensazione di divertirsi sporcandosi, buttandosi e picchiando (cestisticamente parlando, ovviamente…). Non è un caso che Reggio ha saputo riprendersi in un attimo dalla partenza complicata e da quel momento fino al quarantesimo, pur con fisiologici alti e bassi, non ha più mostrato momenti di vuoto totale. È significativo il fatto che i ragazzi di Buscaglia abbiano mostrato resilienza non solo all’interno dell’intera partita, ma anche nelle singole azioni di gioco: un brutto attacco, una palla quasi persa, uno schema mal eseguito ma Reggio ha sempre cercato di superare la singola micro o macro difficoltà per uscire con concretezza da ogni situazione negativa. Adesso due trasferte in fila a Cremona e Pistoia prima della pausa, con un Mekel temporaneamente in meno nel motore a causa dei guai fisici ed un Cherry prossimo a subentrare, ma se la strada tracciata continuerà ad essere seguita non potrà che esserci ottimismo.
Tabellino: Johnson-Odom 19, Fontecchio 14, Pardon 9, Candi, Poeta 2, Vojvoda 10, Infante, Soviero, Owens 4, Upshaw 12, Diouf, Mekel 15.