Gli
italiano sprecano meno cibo. Per la prima volta negli ultimi dieci anni si
registra un calo del 25% nello spreco di cibo nelle case degli italiani. E’
quanto emerge dai dati raccolti dall’osservatorio Waste Watcher di Last Minute
Market/Swg, alla vigilia della settima Giornata Nazionale di prevenzione dello
spreco alimentare, che cade il 5 febbraio. Quest’anno la giornata sarà all’insegna
della prevenzione degli sprechi per la salute dell’ambiente e dell’uomo, promossa
dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della
Salute e degli Affari Esteri.
A quanto risulta dal rapporto, il costo settimanale medio a famiglia si attesta
sui 4,91 euro (circa 6,5 miliardi euro totali). La stima nel 2019 era di 7 euro
(costo di 600 grammi circa di spreco settimanale) per un totale di circa 8
miliardi. E cresce l’attenzione per i costi ambientali ed economici legati allo
spreco del cibo sulla scia del “Green New Deal”. “I dati sono
incoraggianti – dice Andrea Segrè, fondatore Spreco Zero-Last Minute Market – ma
c’e’ molto da fare soprattutto guardando all’Agenda 2030 che tra gli obiettivi
ha il dimezzamento degli sprechi”.
GIORNATA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE Gli italiani buttano meno cibo
Secondo il rapporto dall’osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg, è calato del 25% lo spreco di cibo nelle case degli italiani. E’ la prima volta in dieci anni