Foto Pallacanestro Reggiana

di Giovanni Pighini

Inizio ancora una volta forte della Grissin Bon, proprio come a Cremona, con il solito Johnson-Odom ad aprire le danze. Dall’altra parte Reggio subisce il fisico di Brandt che forza immediatamente due falli ad un Owens decisamente soft. Pistoia prova a limitare il pick and roll di Poeta e soci mettendosi a zona 2-3, ma le percentuali di Fontecchio e DJO regalano grande tranquillità in avvio all’attacco biancorosso. Pistoia però è squadra ostica, soprattutto in casa, ed immediatamente approfitta di qualche scelta frettolosa degli uomini di Buscaglia per tornare sotto con Petteway ed il colosso Brandt sugli scudi. La partita si “sporca”, i reggiani accusano il colpo cadendo in scelte individuali che tolgono ritmo all’attacco e calano la fisicità in difesa, la Oriora ringrazia mette la freccia e chiude il primo quarto sopra di due lunghezze dopo essere stata sotto anche di 8 punti.

Inizio di secondo quarto con una super giocata di Pardon (molto positivo come presenza su Brandt) e la solita concretezza dell’ultimo periodo di Simone Fontecchio, ma ancora una volta Reggio pare distratta (tanti rimbalzi offensivi concessi) e un po’ condizionata dal clima di “bagarre” che tanto bene può fare a Pistoia. Serve il rientro di DJO per segnare un primo break importante per Reggio che torna a +8, iniziando anche a stringere le maglie in difesa. Primo tempo che si chiude con la Grissin Bon avanti di soli 4 punti, ed è esattamente questo il tipo di partita al quale può forzarti Pistoia: per poter sbancare il PalaCarrara bisogna saper soffrire e lottare.

Pronti via e subito 4 a 0 di Pistoia ad aprire la seconda frazione di gioco per il 41 pari, con Upshaw a sbloccare Reggio dopo più di due minuti giocati. La Grissin Bon è decisamente poco intensa e forse un po’ presuntuosa di poter risolvere facilmente questa partita, la Oriora ne approfitta e scappa a +6. Buscaglia prova a rifugiarsi nella zona, ma questo fa l’effetto del rosso sul toro per Petteway che infila tre triple in fila che fanno precipitare Reggio sotto di 10 punti. Reggio è senza intensità, senza voglia di fare a cazzotti: sembra di rivedere a tratti la squadra di dicembre: +11 Pistoia al 30’.

Inizio di ultimo quarto con la Oriora che ritocca ultimamente il suo massimo vantaggio, Reggio semplicemente non c’è più, né da una parte né dall’altra del campo. Solo Fontecchio, proprio come a Cremona, è in grado di garantire continuità e prova a battere un colpo, ma è solo un fuoco di paglia. Scende Petteway ma sale in cattedra Justin Johnson per i toscani che fenomeno non è, ma che di intensità ne ha da vendere. Reggio perde 86 a 79, salva la differenza canestri ma si dimostra troppo dipendente dall’alto ritmo e dalle percentuali, segnando un piccolo passo indietro nella sua ormai infinita ricerca della giusta continuità di gioco, mentalità e risultati.

Tabellino: Johnson-Odom 23, Cherry 11, Fontecchio 18, Pardon 7, Candi 3, Poeta, Vojvoda 8, Porfilio, Soviero, Owens, Upshaw 9