di Nicola Zinelli
Nel big match del Cabassi con una degna cornice di pubblico, di cui 2.500 arrivati da Reggio, il Carpi vince meritatamente l’incontro rimontando lo svantaggio iniziale. La Reggio Audace esce con le ossa rotte da questo incontro. Infatti, oltre alla sconfitta, i nostri devono fare i conti con gli infortuni accorsi a Radrezza (che spavento che abbiamo preso) e Rozzio (probabile problema muscolare), oltre alla espulsione rimediata da Spanò in occasione del rigore del quinto gol dei modenesi. L’infortunio di Radrezza ha fatto prendere un bello spavento perché il fantasista granata, in un contrasto di gioco, è caduto male battendo la testa e, per qualche attimo, ha perso i sensi. Il medico, accorso subito in campo, ha rilevato i sintomi di un probabile trauma cranico e segnala il cambio alla panchina. Entra Zanini al posto di Radrezza. Dopo diversi minuti, il nostro viene portato in barella fuori dal campo. In questo momento il fantasista granata riprende conoscenza e ha intenzione di rientrare in campo. Ma non può perché il cambio era stato fatto. Contrariato Radrezza torna negli spogliatoi dove perde i sensi. Viene portato in ospedale per accertamenti (gli sarà fatta una tac che esclude qualsiasi tipo di complicazione). Molto probabilmente questo è l’episodio che ha cambiato il volto al match, sia emotivamente che tatticamente. I reggiani in quel momento erano in vantaggio 1 a 0, grazie al rigore di Zamparo, e avevano tenuto egregiamente il terreno contro un Carpi pesantemente criticato in settimana dal patron Bonacini. I granata si disuniscono, perdono il controllo della partita e commettono diversi errori che costano caro e permettono al Carpi di chiudere il primo tempo in vantaggio. Nel secondo tempo non c’è storia e i nostri crollano.
Veniamo alla partita. Mister Alvini recupera Rossi dopo che, per tutta la settimana, il metronomo granata si è allenato a singhiozzo causa un fastidio muscolare che si trascina da tempo. Anche Varone non è al meglio, ma gioca. Non sono della partita i lungodegenti Costa, Marchi, Narduzzo e Staiti. Reggio Audace che si presenta in campo con Venturi in porta; in difesa Spanò, Rozzio e Martinelli; a centrocampo Kirwan, Rossi, Varone e Lunetta; Radrezza dietro alle punte con libertà d’azione; in attacco la coppia formata da Zamparo e Kargbo.
I reggiani partono forte con Zamparo che, dopo pochi secondi, calcia in porta debolmente e il portiere Nobile blocca il pallone senza problemi. Poi ci prova Varone, dopo pochi minuti, ma il suo tiro termina fuori di molto. Reggio Audace che fatica ad impostare le proprie trame a causa di un pessimo campo che non aiuta i giocatori tecnici e, forse, anche questo fattore fa perdere le certezze della nostra squadra. Ma al 22° la Reggio Audace passa in vantaggio: Spanò, con un passaggio rasoterra filtrante, lancia in area Kargbo che viene atterrato dal portiere biancorosso Nobile. Calcio di rigore che Zamparo realizza calciando forte e centrale. Questo è il quinto gol per l’arciere granata. Poi al 29° l’episodio dell’infortunio accorso a Radrezza che ho raccontato sopra. I reggiani si disuniscono, il Carpi prende coraggio e al 31° pareggia con l’ex Cianci. Gol viziato dalla posizione di fuorigioco in cui si trova l’attaccante. Infatti, nel momento in cui Sarzi Puttini calcia il pallone verso la porta difesa da Venturi, l’attaccante biancorosso si trova oltre la linea dei difensori. Posizione irregolare non ravvisata dal guardalinee e gol convalidato. La partita scivola via fino al 50° del primo tempo, ovvero l’ultimo minuto di recupero concesso dall’arbitro, quando la difesa granata si fa trovare impreparata e Saber ne approfitta. Questi supera Rossi in velocità e crossa per Biasci che, tutto solo al centro dell’area, realizza il gol del vantaggio. E qua, di fatto termina la partita dei granata.
Nel secondo tempo la squadra di Alvini cerca il tutto per tutto di rimettersi in partita, ma è il Carpi, sempre con Cianci, a rendersi pericoloso con un colpo di testa con la sfera che termina di poco alto. I granata ci provano con un tiro di Zanini, nella mischia che si genera Spanò ci prova di piatto ma la palla è respinta dalla difesa. Dopo questi fuochi di paglia, arriva il terzo gol del Carpi al 9° minuto. È sempre Cianci che, stavolta, di testa sfrutta al meglio un cross dalla destra. In questa circostanza, forse, anche Venturi ha delle responsabilità perché è rimasto tra i pali. I granata insistono e attaccano in massa. Il Carpi ne approfitta. Saber vince un contrasto a centrocampo con Kargbo e parte in contropiede. Arrivato a tu per tu con Venturi scarica per Cianci che così realizza il quarto gol, terzo personale. Ma non è finita qui. Dopo poco arriva anche il quinto gol. Venturi respinge un tiro da fuori, la palla resta in area e Biasci, trattenuto da Spanò (ma su di lui prima c’era un fallo), cade a terra. Rigore ed espulsione per il capitano granata. Biasci si incarica di batterlo e non lo sbaglia. Palla da una parte e Venturi dall’altra. È una brutta sconfitta, anche se è solo la seconda in tutto il campionato, perché la Reggio Audace ha sbagliato l’esame che poteva certificare la sua dimensione di grande squadra. La difesa è stata in balia degli attaccanti carpigiani, il centrocampo, Rossi e Varone oggi in ombra, non ha fatto filtro e non è riusciti a costruire trame di gioco efficaci Brutta sconfitta perché c’erano 2.500 reggiani carichi e pieni di entusiasmo che hanno sostenuto la squadra fino a quando c’è stata partita. Brutta per gli infortuni di Rozzio e Radrezza. Anche l’espulsione di Spanò metterà in difficoltà per qualche partita Alvini. La sensazione è che il sogno della promozione diretta sia svanito a Carpi. Alvini sostiene che ripartiremo subito, a noi la Reggio Audace non è sembrata matura e completa per il definitivo salto di qualità. Speriamo di essere smentiti.
Forza Reggiana!
Carpi – REGGIO AUDACE 5 – 1 marcatori: 22° pt Zamparo (r), 31° pt Cianci, 50° pt Biasci; 9° st e 23° st Cianci, 35° st Biasci (r).