REGGIO EMILIA – Il riconoscimento è stato celebrato giovedì 13 febbraio in Sala del Tricolore con la premiazione degli Orientatori da parte del sindaco Luca Vecchi, dell’assessora Pari opportunità e progetto Città senza barriere Annalisa Rabitti, del direttore sanitario Azienda Usl di Reggio Emilia Cristina Marchesi e di Francesca Bergamini della direzione Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa Regione Emilia-Romagna.  

CHI SONO I FACILITATORI… – I facilitatori sociali sono figure “alla pari” che hanno attraversato un disagio psichico, intrapreso un percorso personale di recovery e partecipato a corsi di formazione specifici. Un progetto promosso da Azienda Usl-Irccs di Reggio Emilia, Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche, Consorzio Oscar Romero, Città senza barriere, Farmacie comunali riunite e Servizi sociali del territorio, nella convinzione che queste figure possano ricoprire il ruolo di soggetti attivi nell’innovazione dei servizi stessi, orientando l’offerta in modo mirato e sviluppando una cultura dell’inclusione basata sui bisogni diretti dell’utenza.

…E GLI ORIENTATORI – Grazie alla qualifica regionale di Orientatore, i facilitatori potranno spendere la loro professionalità nell’accompagnamento delle persone più fragili e nei servizi di supporto all’inclusione sociale ad essi rivolti. Inoltre, collaborando con psicologi, medici, psichiatri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali e volontari, potranno svolgere funzioni di tutoraggio, orientamento e accompagnamento, sostenendo gli utenti nelle scelte formative, lavorative e supportandoli nei percorsi di reinserimento sociale e relazionale.

IL PERCORSO FORMATIVO – Il corso di formazione, della durata di 200 ore, è iniziato a novembre 2018 ed è stato affidato per la progettazione e il coordinamento delle attività alla sede reggiana di Irecoop Emilia-Romagna. Vi hanno partecipato ventidue persone provenienti dai diversi Centri di Salute mentale dell’Emilia-Romagna (13 di Reggio Emilia, 2 di Bologna, 1 di Piacenza, 2 di Parma, 2 di Modena, 2 di Ferrara). Il percorso è stato equiparato ad una esperienza lavorativa, durante la quale i partecipanti hanno incontrato psicologi, docenti esperti in sistema scolastico, orientamento e inserimento lavorativo, e hanno conosciuto realtà del territorio con le quali la figura dell’orientatore è chiamata a lavorare in rete: agenzie di somministrazione, centro per l’impiego, Informagiovani, enti di formazione professionale.