di Ercole Spallanzani
Anche quest’anno il Circolo Tennis Reggio organizza il Torneo di tennis a squadre dedicato alla memoria di Tommaso Montecchi giunto alla 36esima edizione
Il torneo, che è ormai diventato un classico tra le competizioni a squadre primaverili, quest’anno vede ben 17 squadre iscritte in rappresentanza di 12 circoli della nostra provincia….numeri che confermano la rassegna come un vero e proprio Campionato Provinciale a squadre per giocatori di 4° categoria
Due sono le squadre esentate dalla prima fase e più precisamente il C.T. REGGIO “A” ed il C.T. TRICOLORE “A” mentre le altre, divise in tre gironi, inizieranno ad affrontarsi martedì 25 febbraio.
Le gare della prima parte si disputeranno, come da tradizione, il martedì ed il giovedì sera a partire dalle ore 19.
Accederanno alla seconda fase a tabellone (quarti) le prime due squadre classificate di ogni girone, in aggiunta alle due squadre esentate, ed il tabellone finale verrà deciso dal sorteggio in programma per il 13 Marzo, alle ore 19, presso il C.T. Reggio.
Le semifinali e la finale si giocheranno rispettivamente la sera di martedi 24 Marzo ed il pomeriggio di sabato 28 Marzo…. tutte sui campi del CT Reggio.
La squadra vincitrice si aggiudicherà “la racchetta d’argento” messa in palio dalla famiglia Montecchi in ricordo di Tommaso.
Durante le gare l’ingresso al Circolo sarà libero per dare la possibilità a tutti gli appassionati di tennis di assistere agli incontri in programma
La nascita del Torneo
Nella primavera del 1985 Chiarino Cimurri, Presidente del Circolo Tennis Reggio, insieme agli amici più cari del campo di gioco e alla famiglia Montecchi, decidono di dar vita ad una manifestazione per ricordare Tommaso, scomparso prematuramente la notte fra il 15 e 16 luglio 1984 a causa di una crisi allergica che lo fa volare nel Paradiso dei Tennisti a soli 29 anni. Nasce così Il Montecchi, manifestazione alla quale hanno partecipato, nel corso degli anni, oltre 2.500 giocatori di Reggio e provincia.
Tommaso Montecchi, un signor tennista
Tommaso Montecchi nasce a Viareggio nel marzo del 1955. Il padre Antonio, agente di una compagnia di assicurazione, la madre Annamaria con i figli Tommaso e Francesca, si trasferiscono nella nostra città alla fine degli anni cinquanta. Piero, il terzo figlio, nasce a Reggio. La carriera sportiva di quest’ultimo raggiunge nel basket livelli tali da essere più volte convocato in nazionale, ma Tommaso, pur orgoglioso delle gesta del fratello, era solito dire agli amici: ”Mio fratello è molto bravo a Basket ma a Tennis con me fa pochi games”.
La passione per il tennis
Tommaso, Tom per gli amici, si laurea in medicina e chirurgia all’Università di Parma alla fine degli anni settanta. I tre fratelli, nonostante il padre sia fra i soci fondatori del Circolo Equitazione, trascorrono con gli amici buona parte del loro tempo libero al Circolo Tennis Reggio.
È qui che Tommaso inizia, piuttosto tardi (17-18 anni), a giocare a tennis a livello agonistico. Partecipa sempre ai campionati provinciali, ai tornei federali organizzati nel proprio Circolo e in alcuni circoli reggiani, parmensi e modenesi. È stabilmente inserito nella formazione partecipante alla Coppa Facchinetti ed alla Coppa Italia. A livello individuale raggiunge buoni risultati, con la squadra in Coppa Italia perde pochissimi incontri. Il suo gioco, benchè leggero, è però puntuale e preciso. Agile, rapido, cala a rete approfittando di servizi e diritti piazzati e al volo, grazie anche alla notevole statura, compie meraviglie. Va detto che in campo vuole, forse anche prima della vittoria, divertirsi. Per lui il tennis non è fatto di grinta, aggressività e potenza, ma di ragionamento, intuizione e tenacia.
Lealtà e rispetto
Il suo comportamento sul rettangolo di gioco, il rispetto delle regole e dell’avversario, sono per lui principi basilari indiscutibili ed irrinunciabili in qualsiasi luogo o circostanza. La settimana antecedente la sua scomparsa, al Circolo Tennis Ferrante Gonzaga di Guastalla (era medico ortopedico all’Ospedale Civile nel capoluogo della Bassa), disputa un torneo per non classificati uscendo (venerdi 13 luglio) nei quarti di finale. Paolo Gallingani, giudice arbitro di lunghissima esperienza e memoria storica del tennis reggiano, ricorda come durante un incontro di Coppa Italia al Circolo Tennis Tricolore di via Terrachini abbia preferito cedere volontariamente un game per risarcire l’avversario di un errore commesso a suo favore dall’arbitro di sedia. Tommaso non è stato un campione, ma un “signor tennista” sì.