di Nicola Zinelli

“Silenzi vola, sotto la curva vola…” questo coro, cantato migliaia di volte sui gradoni della vecchia curva sud del Mirabello, risuona ancora nelle orecchie dei tifosi granata. Andrea Silenzi, romano purosangue, è quasi certamente l’indiscusso idolo dei più attempati supporters della Reggiana. Giocatore che si è fatto valere sia dal punto di vista umano che da quello sportivo: era un generoso fuori e dentro dal campo, genuino e sempre pronto allo scherzo. Cresciuto nel settore giovanile della Lodigiani di Roma, qui disputò tre campionati di serie C2, nel 1987 approdò nell’Arezzo, che allora militava in serie B. I dirigenti toscani non credettero in lui e nell’estate del 1988 Renzo Corni lo portò a Reggio. Silenzi rappresentò uno dei grandi colpi messi a segno da Corni, gli altri furono: Gabriele, Nava, Francesconi, Ravanelli, Scienza e Morello. Lui e Pippo Marchioro furono gli artefici del più entusiasmante periodo storico della nostra Reggiana. Nella stagione 1988-89, contro ogni pronostico, i granata vinsero il campionato giocando un calcio spettacolare e Silenzi firmò 9 reti, ma fece anche tanti assist. La stagione successiva, 1989-90, fu quella della definitiva esplosione di Andrea: con 23 reti si laureò capocannoniere del torneo di serie B. In quel campionato dimostrò una facilità disarmante nell’andare a rete. Questo permise alla Reggiana di salvarsi tranquillamente e di arrivare a ridosso della zona promozione. A fine stagione venne ceduto al Napoli di Maradona. In Campania rimase due anni, (nella prima stagione partì titolare e si alternava spesso con il futuro granata Padovano). Poi venne ceduto al Torino dove si consacrò definitivamente anche in serie A (per lui anche 1 presenza in Nazionale). In un incontro con la Reggiana segnò un gol, ma per rispetto non esultò. Fu il primo italiano a giocare in Premier League indossando la maglia del Nottingham Forrest. Rientra in Italia e gioca per il Venezia e nel novembre del 1997 fa il suo ritorno alla Reggiana. Ma, nonostante il suo arrivo riaccende gli entusiasmi, non riesce a ripetere le antiche gesta. Silenzi non è più lui. Colleziona 8 presenze senza segnare. A fine stagione passa al Ravenna dove concluderà la carriera con l’intermezzo di un’altra stagione nel Torino. Per lui in maglia Reggiana 83 presenze e 37 reti. Sicuramente Andrea è stato il giocatore che ha saputo accendere l’entusiasmo dei tifosi tant’è che passando dal Mirabello si sente ancora rimbombare il coro “Sfonda la rete, Silenzi sfonda la rete”.