di Nicola Zinelli

Estate 1993 la Reggiana sta allestendo la formazione che da lì a poco avrebbe debuttato in serie A e per sostituire il portiere Luca Bucci, uno dei protagonisti della promozione e richiamato dal Parma, arriva a Reggio, percorrendo in senso contrario la via Emilia, il brasiliano Claudio Andrè Taffarel. Allora era insolito che in Italia, patria dei portieri, venisse ingaggiato un estremo difensore carioca. Ma Claudio era un portiere più europeo che brasiliano. Taffarel non aveva un fisico esplosivo e non era spettacolare e le sue caratteristiche principali erano la freddezza, il senso della posizione e la prontezza di riflessi. Inoltre era un abile para rigori. La sua carriera ha inizio nel 1985 nell’Internacional e lì vi gioca fino al 1990. Anno in cui viene acquistato dal Parma, neo promosso in serie A. Il suo acquisto sembra soprattutto un’operazione commerciale perché il patron dei gialloblu aveva interessi commerciali in Brasile. Infatti il nostro ricopre anche il ruolo di uomo immagine in patria per la Parmalat. In questi anni diventa anche il portiere della nazionale carioca. Al termine del campionato 1992-93 Claudio viene ceduto alla Reggiana la quale si affida alla sua bravura ed esperienza per cercare di conquistare la salvezza. La stagione si rivela difficile e i nostri lottano fino alla fine per restare in serie A. L’ultima partita la Reggiana la gioca a San Siro contro il Milan, già campione d’Italia, e tutto lascia presagire che sarà lo spareggio con il Piacenza a decidere quale delle due resterà in serie A. Ma un gran gol di Esposito e una parata incredibile di Taffarel su Massaro sanciscono la vittoria e la permanenza nella massima serie dei granata. Al termine della stagione Claudio gioca i mondiali del 1994 da titolare e li vince in finale contro l’Italia (decisivo il rigore parato a Massaro). Nonostante questo, la Reggiana gli preferisce, nel ruolo di extracomunitario, Oliseh e non lo conferma. E così Claudio si trova disoccupato e gioca come attaccante, per un breve periodo, con la squadra parrocchiale del Preziosissimo Sangue di Reggio Emilia. La sua carriera prosegue nell’Atletico Mineiro, Galatasaray e infine Parma. Ora fa l’allenatore e per diversi anni ha allenato il Galatasary. Con la maglia della Reggiana ha giocato 31 partite subendo 31 gol e da giocatore granata ha vinto il mondiale del 1994.