di Nicola Zinelli

Lamberto Boranga, soprannominato “Bongo”, è stato il primo giocatore laureato a vestire la maglia granata. Nel 1970, di ritorno a Reggio dopo un’esperienza a Brescia, la sua laurea di biologia gli permise di contrattare per un posto di lavoro all’ospedale reggiano. Ma questa non è l’unico aspetto stravagante di Bongo, lui era il classico portiere pazzo: parava l’impossibile ma si complicava la vita con le cose più semplici. Portiere imprevedibile, molto estroso ma insuperabile tra i pali e forte nelle uscite. Umbro di Foligno, dove nacque nel 1942, dopo la trafila in alcune squadre giovanili approdò al Perugia nel 1961-62. Vi rimase 5 anni per poi passare alla Fiorentina nel 1966. Giocò una sola partita in serie A, contro l’Atalanta, e a fine stagione passò alla Reggiana. Nel primo campionato, serie B stagione 1967-68, il nostro divise il ruolo di titolare con Bertini II. Memorabile fu la sua partita a Roma conto la Lazio dove Lamberto negò in almeno cinque occasioni il gol ai locali. Nella stagione successiva, complice la cessione di Bertini II, Boranga divenne titolare fisso e disputò 32 partite. In alcune di questi incontri risultò decisivo (da non dimenticare la partita di Genova quando parò il rigore a Mascheroni). Nell’estata del 1969 venne ceduto al Brescia in cambio di Buffon (nessun grado di parentela con il ben più famoso Gianlugi). Ma l’anno successivo fece ritorno a Reggio e trovò la Reggiana in serie C. La causa di quella retrocessione è da ricercare anche nella mancanza di un portiere affidabile come lo era Bongo. Il campionato 1970-71 sancì il ritorno dei granata in serie B e Boranga fu tra i protagonisti. Rimase a Reggio anche l’anno successivo, ma le sue doti attirarono l’attenzione di diverse squadre di serie A. Nel 1973 venne ceduto al Cesena neopromosso in serie A, poi giocò anche nel Parma e nel Foligno dove a 40 anni chiuse la sua carriera. Lamberto un giorno disse: “Reggio è la vera Emilia, non Cesena e non Parma”. A Reggio giocò 5 stagioni totalizzando 163 partite e subendo 106 gol. Nella sua vita Lamberto ha fatto di tutto: dopo la carriera di calciatore si è dato all’atletica leggera, per anni è stato medico sportivo anche di alcune società calcistiche. Ma, ciclicamente, è tornato a difendere la porta di squadre dilettantistiche. Anche oggi, a 75 anni, è il portiere della Marottese che gioca in terza categoria marchigiana. Intramontabile Bongo.