di Nicola Zinelli
Sileno Passalacqua arriva a Reggio nel 1968 dal settore giovanile della Fiorentina. Sembra essere la classica meteora. Invece giocherà molti anni con la maglia granata fino a diventare simbolo e idolo indiscusso dei tifosi. Ma il suo legame con la città non è solo sportivo, infatti Sileno sposerà una ragazza reggiana e per molti anni vivrà nella nostra città. Ma tornando all’aspetto sportivo, nel primo anno gioca solamente nove partite e vieni restituito alla Fiorentina, da qui passerà al Perugia. L’anno successivo, 1970, Passalacqua torna a Reggio assieme all’altro cavallo di ritorno che di nome fa Boranga. Sileno è protagonista della promozione in serie B giocando un campionato strepitoso, alla fine le presenze sono 36 condite da 7 gol. In questa stagione gioca sia da centravanti, alternandosi con Frisoni, sia da ala sinistra. L’anno successivo i granata, rinforzati da Zandoli, sfiorano la promozione in serie A. Il nostro disputa 33 gare segnando 4 reti. I due anni successivi per Sileno sono altalenanti, 17 e 26 presenze, ma si erge ad eroe nello spareggio salvezza disputato allo stadio Meazza di Milano il 26 giugno 1975. In questo incontro la Reggiana si gioca la permanenza in serie B contro l’Alessandria e Passalacqua realizza il gol della vittoria seminando, con la sua rapidità, gli avversari e infilando il portiere Pozzani con un bel diagonale. I quattromila reggiani presenti sugli spalti impazziscono di gioia e Sileno diventa l’ indiscusso eroe. Dopo questo campionato disputerà altri due tornei in maglia granata: quello della retrocessione in serie C nel 1975-76 e quello successivo. Dopodiché viene ceduto alla Ternana. Gioca ancora alcuni anni e poi termina la carriera a Montevarchi. Sileno negli anni a Reggio ha giocato in tutti i ruoli dell’attacco e le sue caratteristiche principali sono stati la velocità e il dribbling stretto, ma la generosità era la sua arma migliore. Nei suo otto anni in maglia granata, Passalacqua ha giocato 252 partite e segnato 27 reti. Sileno è stato un idolo indiscusso dei tifosi granata e questo gli ha permesso di comparire tra gli otto eroi granata che compongono il murales del Mirabello.