di Isabella Trovato
REGGIO EMILIA – Al tempo del coronavirus…..succede anche questo, un’anziana invalida si è fatta coraggio e ha composto il 112 per chiedere aiuto ai carabinieri spiegando loro di non avere altro da mangiare in casa che latte e biscotti perché non era riuscita ad andare a ritirare la pensione e per questo non aveva potuto fare la spesa.
I carabinieri che erano in turno, senza pensarci una volta di più, hanno deciso di rinunciare al loro pasto in mensa, per il pranzo e per la cena, scegliendo di donarlo alla 74enne invalida che li ha contattati.
Una pattuglia di loro colleghi dunque è partita dalla caserma di corso Cairoli e si è presentata a casa della signora e gli ha recapitato i pasti. Inoltre da lunedì la pensionata riceverà la spesa a domicilio perché il suo nome viene inserito tra quello dei reggiani che saranno serviti dai volontari che prestano questo servizio per conto del Comune di Reggio.
Questa mattina la 74enne ha chiamato di nuovo il 112 e scoppiando in lacrime ha ringraziato l’Arma dei carabinieri per il gesto e i militari che hanno rinunciato al loro posto definendoli angeli custodi
Quando l’emergenza coronavirus sarà passata e passeranno anche gli anni, racconteremo così questo 2020 a chi verrà dopo di noi, come i nostri anziani hanno raccontato a noi la guerra.
Ma nel tempo del nostro presente questa storia appartiene al nostro oggi. Quei carabinieri sono i nostri carabinieri, non quelli che c’erano un tempo. Sono gli stessi che la sera troviamo per le strade, ci fermano e verificano i nostri spostamenti. Perché l’emergenza coronavirus non è solo il triste numero dei decessi e quello preoccupante dei contagi. E’ la maratona per la vita di tutti noi messi insieme, laddove la limitazione per l’uno salva la vita all’altro. E perché nessuno resti indietro.