Un trasferimento di 20 milioni di euro da parte del Comune di Reggio Emilia che conferma anche sotto il profilo economico l’impegno sul tema dell’educazione, 450.000 euro di investimenti per manutenzioni straordinarie, l’ottimizzazione della rete dei servizi e l’implementazione dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dei progetti di sostenibilità. Sono questi i punti salienti del Bilancio previsionale 2020 dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, presentato oggi in Consiglio comunale dall’assessora a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni.

“La nostra città – ha detto l’assessora Raffaella Curioni illustrando il documento – conferma l’investimento sull’educazione fin dalla nascita, individuando nei bambini e nei luoghi educativi la leva per creare il futuro e proponendo i nidi e le scuole infanzia come laboratori di innovazione politica, civile e culturale della città. Un investimento ed un patrimonio di saperi che ha trovato nel servizio di Officina Educativa uno sviluppo di continuità oltre la fascia d’età 0-6 anni. Reggio Emilia ha avuto per prima il coraggio di investire sui nidi d’infanzia, pochi mesi dopo l’approvazione della legge istitutiva e ha saputo costruire un sistema pubblico integrato, un patto con soggetti diversi interessati all’educare e a concorrere con la città alla costruzione di opportunità di qualità per l’infanzia. Un sistema che oggi appare maturo, nel quale il pubblico gioca il ruolo cardine, ma che consente ad una pluralità di soggetti di portare le proprie energie e le sensibilità educative, sostenendoli economicamente e progettualmente secondo un principio di collaborazione che oggi risulta vincente, visto che Reggio Emilia nell’anno in corso, per la prima volta in Italia, ha sfondato il tetto del 50% di frequenza dei bambini e delle bambine al nido: prima in Italia e abbondantemente sopra al doppio della media nazionale e del 33% previsto dal protocollo di Lisbona. Nelle prossime settimane rinnoveremo il Protocollo del Sistema Pubblico Integrato della nostra città mettendo in valore le collaborazioni con i diversi sistemi di gestione ed inserendo, per la prima volta, altre esperienze educative reggiane. Sarà un Protocollo che verrà costruito tenendo conto delle importanti sofferenze economiche che i diversi soggetti gestori stanno affrontando. Riteniamo infatti che solo con una presa in carico condivisa e comune ci possa essere la tenuta complessiva del sistema educativo reggiano”.

“In queste settimane di sospensione dell’attività scolastica ed educativa – ha poi proseguito l’assessora Curioni, riferendosi all’emergenza Covid-19 in atto –  il Comune di Reggio Emilia ha deciso di attivare percorsi con proposte educative a distanza, per tenere vive le riflessioni dei nidi e delle scuole, e per lanciare messaggi alle famiglie della città, del Paese, del Mondo. Come spesso accade, le spontaneità dei nidi e delle scuole sono state l’innesco di un percorso che si è allargato a macchia l’olio per coinvolgere una città intera. “A casa con il Reggio Emilia Approach” è così diventata una collezione di opportunità per l’infanzia in un momento molto particolare e difficile per il nostro Paese: sono narrazioni, proposte, ricette, idee da mettere in gioco con i bambini e le bambine, sono opportunità per i genitori per stare insieme. Abbiamo deciso di avviare questo tipo di percorso comune nella convinzione che Reggio Emilia abbia tanto da offrire e che questo fosse il momento giusto non solo per aprirsi generosamente, ma anche per determinare una scelta di vicinanza e, se possibile, di costruzioni di percorsi nuovi, non alternativi ma da integrare al nostro modo di fare scuola a Reggio Emilia. Ogni soggetto del sistema ha così contribuito, in maniera armonica, alla costruzione di questa piattaforma, pensando per la propria specificità a categorie di persone interessate alle nostre proposte. Un catalogo di opportunità relazionali che Reggio Emilia offre a se stessa e al mondo. Per questo, un grazie sentito va all’Istituzione Nidi e Scuole, a Reggio Children, alla Fondazione Reggio Children”.

“Il 2020 è un anno importante per l’educazione reggiana: è l’anno delle celebrazioni del centenario di Loris Malaguzzi, l’anno delle celebrazioni di Nilde Iotti, il centenario di Gianni Rodari – ha concluso l’assessora Curioni – Un anno importante, purtroppo, anche per l’emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova tutto il nostro Paese e che ha cambiato le nostre abitudini e certezze, che ha sospeso tutte le attività scolastiche ed educative. È con questa consapevolezza, con questa responsabilità che noi ci apprestiamo ad approvare oggi il bilancio previsionale dell’Istituzione Nidi e Scuole Infanzia. Un bilancio che riporta innanzitutto obiettivi, anche innovativi e coraggiosi, percentuali di scolarizzazione del sistema, risorse”.

SCOLARIZZAZIONE – Nonostante il trend in diminuzione delle nascite, i dati confermano a Reggio Emilia un aumento della scolarizzazione dei nidi che raggiunge nell’anno scolastico 2019-20, attraverso più di 80 servizi educativi, il 51,50% dei bambini nella fascia 0-2 anni e il 91,66% della fascia 3-6 anni.

Numeri in crescita, se si considera che nel 2014 la scolarizzazione dei nidiera del 39%, quella delle scuole comunali d’infanzia l’87%.

SETTE PERCORSI STRATEGICI PER IL SISTEMA EDUCATIVO – Le strategie indicate nel Bilancio di previsione 2020 dell’Istituzione si possono riassumere in sette punti:

  1. Riorganizzazione dei rapporti tra l’Istituzione Scuola e Nidi d’Infanzia con l’ente locale e con il sistema composto da Reggio Children e dalla Fondazione Reggio Children, in un’ottica di focalizzazione sul ruolo dell’Istituzione nei due macrosistemi;
  2. maggiore coinvolgimento dei servizi di supporto ai Nidi e alle Scuole dell’infanzia, costituiti dal Centro di Documentazione e Ricerca educativa, dal Laboratorio Rodari, dal Centro Video e da Remida;
  3. Qualità degli stili di vita. Nella prospettiva dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030, verrà proposto un percorso trasversale e condiviso ai diversi servizi sul tema dell’outdoor, pensando all’educazione naturale vissuta “fuori” come una dimensione privilegiata delle esperienze di crescita e di apprendimento, vicina e congeniale alle modalità di ricercare e conoscere di bambini e adulti.
  4. Implementazione degli strumenti di comunicazione, anche digitali, per una promozione più efficace dei servizi;
  5. Formazione e ricerca, con la  messa in valore dell’esperienza promossa nella quotidianità dei servizi e nello sviluppo dei progetti. Tra i temi di ricerca individuati per il 2020 vi sono la partecipazione delle famiglie e il prosieguo dell’esperienza iniziata nel 2019 sui soggetti e processi viventi e che ha visto un primo momento di coinvolgimento e visibilità cittadina nel progetto “Immagina un bosco”;
  6. Il coordinamento pedagogico territoriale, un’occasione importante di condivisione di formazione e ricerca tesa alla costruzione di uno strumento di misurazione/valutazione della qualità dei servizi 0-3 anni ed estendibile ai servizi 3-6 anni, verso l’accreditamento previsto per il 2021;
  7. Efficienza amministrativa e controllo di gestione. Nel 2020 entrerà in funzione Pago PA, un elemento di qualità nella relazione con i genitori. Il controllo di gestione per servizio sarà organizzato in modo tale da poter imputare i costi ad ogni istituzione educativa o servizio e comprendere meglio costi e uso delle diverse risorse. Sono previsti percorsi di ottimizzazione attraverso il global service, come ad esempio il risparmio calore o l’uso del tablet per gli ordini.

PRINCIPALI DATI DI BILANCIO – Voci principali di entrata del Bilancio 2020 dell’istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia sono:

  • 20.000.000 di euro quale trasferimento dal Comune di Reggio Emilia;
  • 3.221.505 di euro di trasferimenti e contributi da altri enti: 1.542.000 dallo Stato; 1.425.905 euro dalla Regione Emilia-Romagna; 14.000 euro dalla Provincia; 240.000 euro dalla Fondazione Manodori;
  • 775.000 euro provenienti da convenzioni;
  • 5.100.000 di euro da rette. Queste ultime, a partire da settembre 2019, hanno subito una riduzione media del 30% del costo che ha riguardato 1.300 famiglie grazie alle risorse regionali del progetto “Al nido con la Regione”.

Sostanzialmente invariate rispetto all’anno precedente, le spese correnti sono previste in 29.327.003 euro, di cui:

  • 15.948.972 euro per il personale;
  • 10.152.031 euro di spese per acquisizione di beni e di servizi che anche per il 2020 saranno impostate al contenimento dei costi con un continuo monitoraggio dei consumi.

INVESTIMENTI – Per la manutenzioni straordinarie degli edifici scolastici, arredi interni ed esterni, giochi, installazione marcatempo, sono previsti investimenti per 450 mila euro. A questi si aggiungono 1.020.000 euro previsti nel Piano triennale degli investimenti del Comune, per le ristrutturazioni con adeguamenti sismico e antincendio dei nidi Bellelli e Allende, la ristrutturazione con antincendio del nido-scuola Sarzi e la ristrutturazione e il miglioramento sismico della scuola d’infanzia statale a Marmirolo.

“Si tratta di un Bilancio previsionale che sottolinea, negli indirizzi strategici, le linee generali dei valori, riferimenti, azioni e collaborazioni con cui l’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia continuerà a lavorare per produrre innovazione e consolidare il futuro del nostro sistema educativo – ha concluso l’assessora Curioni – In questi anni abbiamo lavorato per consolidare il sistema educativo, aumentare i posti e la scolarizzazione, migliorare le condizioni di accesso delle famiglie, innovare l’organizzazione dei servizi stabilizzando il personale e garantendo qualità del progetto educativo per le famiglie e per gli operatori scolastici. Questo sempre con trasferimenti costanti e con responsabilità amministrativa.

Siamo consapevoli che nelle prossime settimane, anche alla luce dell’impatto che avrà questa situazione di emergenza di cui oggi non si ha ancora piena contezza, dovremo probabilmente rivedere, oltre al Bilancio del Comune di Reggio Emilia, il Bilancio dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, anche perché tutto il sistema pubblico integrato dello 0-6 anni è in fortissima sofferenza. Da diverse settimane siamo al lavoro sui decreti governativi e siamo in contatto costante con la Regione Emilia-Romagna per trovare linee di indirizzo comuni, per affrontare questa grande emergenza sanitaria che è anche emergenza educativa ed economica”.