
Ultimo collegamento per Sergio Venturi che oggi ha concluso il suo incarico di commissario ad acta per l’emergenza coronavirus. Una decisione maturata con il consolidarsi del rallentamento del contagio, culminato nella fine della fase acuta della crisi e nel passaggio a quella della ripartenza. Scelta condivisa con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che lo aveva voluto in quel ruolo il 5 marzo scorso.
“La situazione di oggi in Emilia-Romagna non è nemmeno paragonabile a quella di due mesi fa – ha sottolineato Venturi – tanto che negli ultimi giorni ho parlato di epidemia sotto controllo. Si è chiusa una fase, quella dell’emergenza, e se ne apre un’altra che guarda al ritorno alla normalità”.
Dopo aver fornito i consueti dati relativi alla situazione in Emilia Romagna, Venturi ha ringraziato tutti i protagonisti che in questi due mesi hanno prestato la loro opera per fronteggiare l’emergenza. Partendo come sempre con un pensiero ai defunti e alle loro famiglie, ha ricordato chi lavora al 118, i dipendenti del servizio sanitario, medici, infermieri e personale, la protezione civile, i volontari, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, oltre al presidente della regione Stefano Bonaccini, alla sua giunta, ai consiglieri regionali, all’assessore alla salute Raffaele Donini di cui Venturi ha fatto le veci e che da domani prenderà il testimone.
Il commissario ha quindi ringraziato le direzioni generali delle aziende sanitarie, che hanno avuto la responsabilità più pesante. Ha quindi rivolto il suo ringraziamento alla direttrice generale dell’assessorato alla salute e tutto l’assessorato. A tutti i giornalisti, delle testate, radio, televisioni, quotidiani, siti online e anche a tutti i giornalisti dell’agenzia regionale e che lavorano in regione. E che tutti i giorni, festivi compresi, hanno consentito di trasmettere dati e informazioni. Ha poi rivolto un saluto a tutti i sindaci, presidenti delle province e soprattutto a chi tra i sindaci si è ammalato di Covid 19.
Venturi ha ringraziato tutti coloro che l’hanno seguito e che gli hanno scritto in questi due mesi e in ultimo ha rivolto un pensiero alla sua famiglia per il supporto, l’aiuto, e la comprensione.
Il commissario ha anche ricordato i tre sintomi principali del Covid 19: febbre, tosse e forte stanchezza.
“Responsabilità e rispetto sono le due parole della fase 2. – ha detto – Responsabilità verso gli altri, per non far ricrescere l’epidemia, anche senza bisogno di imposizioni e obblighi.
E rispetto, che è l’altra parola magica, verso tutti quelli che ci hanno aiutato e che hanno lavorato perché questa malattia passasse”.
“Vi rivolgo un grandissimo augurio – ha concluso Venturi – perché ognuno possa tornare a fare al più presto quello che faceva prima di questa epidemia.
La fiducia nel futuro è quella di cui tutti abbiamo bisogno perché questo paese riparta. Dobbiamo arrivare a una fase in cui tutto ci sembrerà di nuovo bello e degno dei nostri desideri. Tenendo conto di quanto è successo per costruire un paese, una regione, una casa più sostenibile. Perché questa è la grande lezione da imparare da quello che ci è capitato”.