REGGIOLO – Si tratta della prima visita ufficiale del Presidente in terra reggiana dopo il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria Covid-19 e, nonostante le norme di distanziamento per allontanare il rischio di nuovi contagi, l’accoglienza per Bonaccini è stata calorosa seppur contenuta. Un gruppo di commercianti ha affidato al sindaco Roberto Angeli un messaggio di ringraziamento per i provvedimenti regionali che hanno permesso la riapertura delle loro attività prima del previsto. Avrebbero voluto accompagnarlo con un applauso ma per motivi di sicurezza non è stato possibile.
Bonaccini, arrivato a Reggiolo alle ore 15 circa insieme al capo di gabinetto della giunta regionale Giammaria Manghi e all’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, ha visitato rapidamente i cantieri della ricostruzione: Palazzo Sartoretti che vedrà conclusi gli interventi tra circa un anno e lo storico Teatro Rinaldi, che tornerà al suo splendore originale tra circa due anni. Due interventi di grande importanza per la cultura e la cittadinanza insieme a quello di recupero della imponente Rocca Medievale.
A Reggiolo Bonaccini ha potuto verificare l’avanzamento dei lavori e poi si è fermato al bar-pasticceria “La Corte”, una di quelle attività he ha ricevuto 150mila euro a fondo perduto nell’ambito del bando regionale per la rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma. Poi la visita è continuata. Bonaccini ha ricordato che a distanza di otto anni dal sisma più del 95% delle famiglie è rientrato nelle proprie case e ha ribadito che per il decennale del sisma l’obiettivo è di completare la ricostruzione. “Già oggi si è fatto tanto – ha detto – Le fabbriche e le aziende sono già tutte ripartite, molte da parecchi anni. Sul fronte della ricostruzione pubblica si continua a lavorare per diverse ragioni. In primo luogo perché si è pensato per prima cosa alle scuole, al lavoro e alle case. Gran parte di questi cantieri pubblici sono anche sotto il vincolo della soprintendenza e quindi hanno bisogno di una cura particolare però come vedete nell’arco di un anno, un anno e mezzo, Palazzo Sartoretti sarà concluso e inaugurato. Arriveremo molto vicino ai dieci anni per concludere la ricostruzione, ma mi pare che il lavoro, il fermento che c’è dà l’idea di come questa terra abbia reagito alla grande. A Reggiolo le cose stanno andando avanti molto bene”.
A seguire Bonaccini ha visitato Comer Industries guidato da Matteo Storchi, presidente e CEO dell’azienda, Cristian Storchi, Giuseppe Zelano e Francesco Ebreo. Un modo per conoscere da vicino un’azienda che aveva avviato il protocollo di sicurezza Covid-19 già nel corso del mese di febbraio. “Dal 17 febbraio – ha precisato Matteo Storchi – Comer industries aveva già attivato il protocollo di sicurezza arrivato dalla nostra sede in Cina. Per questo avevamo mascherine a disposizione quando mancavano e per questa ragione siamo stati in grado di donarle al Comune di Reggiolo e ai cittadini”.
La ricostruzione a Reggiolo continua, anzi non si è mai fermata. Durante il lockdown, grazie alla disponibilità dei tecnici addetti al controllo delle istanze redatte dagli studi tecnici e dalle imprese impegnate alla ricostruzione, il lavoro è proseguito. Grazie allo smart-working è stato possibile sviluppare e smaltire controlli sull’avanzamento dei lavori su 45 edifici privati, con l’erogazione di circa 3.691.000 euro alle imprese edili del territorio. Attualmente le pratiche Mude depositate sono 350 e le cambiali emesse 310 per un valore complessivo di 125.743.401,83 euro. Restano da assegnare le ultime 10 pratiche. Ancora circa 100 cantieri sono al lavoro per ultimare gli interventi tra edifici pubblici e privati.