ll club del Fornello di Reggio Emilia è costituito da un gruppo di amiche unite dalla comune passione per la cucina e dall’interesse a mantenere sempre più viva la tradizione reggiana, ma anche dalla curiosità di introdurre, grazie ad una continua ricerca, qualcosa di innovativo con l’obiettivo di creare e di offrire momenti unici e piacevoli intorno alla loro tavola.
Durante questo lungo periodo di emergenza COVID19 le fornelle hanno pensato ad un’iniziativa utile e speciale per contribuire a dare un po’ di sostegno alla Casa di Carità di S. Girolamo.
Nata nel 1941 dall’intuizione di Don Mario Prandi, la Casa della Carità nasce per rispondere al bisogno di assistenza di persone in difficoltà: questo spirito di accoglienza, in un ambiente più che mai famigliare, continua ancora oggi grazie al lavoro costante delle sorelle che la conducono.
Il Club del fornello ha pensato di offrire loro un po’ di aiuto e di sollievo preparando nelle proprie cucine, con la passione di sempre e con uno scambio di idee e di suggerimenti continuo, una serie di pietanze. E’ stato organizzato un vero e proprio menù, vario, completo ed equilibrato per poter soddisfare le esigenze di tutti gli ospiti della casa, una ventina circa. Un vero e proprio servizio di food delivery, molto utilizzato e utile in questo periodo. Le consegne, organizzate nel pieno rispetto delle regole igieniche e di corretta conservazione alimentare, sono state effettuate nel mese di aprile e proseguono anche in quello di maggio.
“La caratteristica della fornella è quella di essere sempre pronta a poter preparare un pasto gustoso per la famiglia, per gli amici o anche, come in questo caso, per qualcuno che non si conosce: cucinando sempre con tanta passione e con il cuore”, ci spiega la delegata del club Federica Salsi, che sottolinea: “anche se a distanza, il nostro gruppo ha lavorato con grande entusiasmo e noi fornelle ci siamo sentite utili in un piccolo progetto, ma ugualmente importante, in cui il cucinare ha rappresentato il nostro gesto d’amore verso persone bisognose. Agli ospiti della casa abbiamo cercato di offrire, nella semplicità dei piatti preparati, un momento di condivisione della tavola un po’ diverso dal solito, sperando di avere alleggerito il peso di giornate così lunghe e anomale”.