Novità e graditi ritorni, eccellenze italiane, con una forte presenza femminile. La “grande musica” che fa riferimento ai compositori del passato ma anche del presente. E poi gli omaggi ai compositori che hanno scritto per il festival, le orchestre La Toscanini e La Toscanini Next in residenza, la dedica nel concerto inaugurale al direttore, pianista e compositore Ezio Bosso, recentemente scomparso.
Emilia Romagna Festival compie 20 anni e festeggia questo importante compleanno con un ricco programma composto da 36 eventi live, dal 26 luglio al 10 settembre, in luoghi in gran parte all’aperto e suggestivi, nel pieno rispetto delle nuove misure di sicurezza.
Dando continuità alla sua vocazione di rassegna dedicata alla musica classica esplorata nelle più diverse sfaccettature, Emilia Romagna Festival conferma più che mai per questa edizione il proprio ruolo di importante realtà di promozione culturale al servizio del territorio e degli artisti italiani e internazionali.
Il cartellone ospiterà grandi artisti internazionali come Richard Galliano, Ramin Bahrami, Cristina Zavalloni, Danilo Rea, Ivo Pogorelich, I Solisti Veneti, Moni Ovadia, Daniela Pini, Silvia Chiesa insieme a giovani talenti di assoluto valore quali la violinista Sharipa Tussupbekova e l’ensemble Young Musicians European Orchestra.
“La Regione Emilia-Romagna- ha commentato l’assessore alla Cultura Mauro Felicori durante la presentazione del Festival tenutasi stamattina- intende confermare anche per il futuro il sostegno, ormai consolidato, all’Emilia Romagna Festival che nei 20 anni ha saputo conquistarsi prestigio e popolarità, rafforzando la musica di qualità nel brillante dialogo dei generi musicali, nello scoprire talenti, trovare nuovi luoghi, suscitare il lavoro dei compositori e quindi la creazione di nuova musica. Tutte virtù di questo festival, che la Regione apprezza e che il programma che sembra non risentire dei mesi passati ed è sintomo di vitalità, conferma”.
“Ieri abbiamo presentato Santarcangelo Festival nell’edizione del cinquantennale, poco tempo fa il Ravenna Festival. La cultura riprende possesso dei suoi spazi e luoghi- ha aggiunto l’assessore-, quale elemento fondamentale nella vita delle persone. Tutto questo mi fa particolarmente piacere. Apprezzo infine il ruolo de La Toscanini, orchestra in residenza, a cui daremo molta attenzione accompagnandone la crescita a livello nazionale e internazionale”.
Ai grandi compositori del passato Vivaldi, Bach, Rossini, Verdi e Beethoven, e a quelli contemporanei che hanno scritto musiche per ERF, Morricone, Bacalov, Gubajdulina, Sollima, Nyman, Glass e Penderecki è dedicata l’immagine del ventennale del festival.
“I compositori sono sempre stati il motore del festival- dichiara Massimo Mercelli, fondatore e direttore artistico della rassegna-. Fin dalle prime edizioni, ci siamo distinti con proposte di ascolto dei più interessanti compositori di oggi e dei grandi del passato, offrendo al nostro pubblico anche le creazioni di giovani autori, ancora sconosciuti poi giunti alla fama internazionale”.
Le orchestre in residenza di questa edizione si inquadrano tra le eccellenze italiane e quelle fiore all’occhiello dell’Emilia-Romagna: La Toscanini con i suoi organici modulabili, fondazione musicale di Parma acclamata da pubblico e critica nelle maggiori sale da concerto di tutto il mondo, e La Toscanini Next, neonato progetto di alta formazione in campo musicale mirato all’accrescimento delle competenze dei musicisti under 35, con sede nella scuola di musica Giuseppe Sarti di Faenza e nel centro di produzione musicale Arturo Toscanini di Parma.
II festival inaugura il 26 luglio all’Arena San Domenico a Forlì, con un debutto d’eccezione: il Concerto n. 2 di uno dei più celebri protagonisti della musica contemporanea internazionale, il pianista e compositore Michael Nyman, scritto per il flauto di Massimo Mercelli e dedicato all’amico comune Ezio Bosso, recentemente e prematuramente scomparso. Il brano sarà eseguito dallo stesso Mercelli con I Solisti Veneti, che insieme affronteranno anche Contrafactus di Giovanni Sollima, scritto su commissione del Festival proprio 20 anni fa, e due pezzi di Giuseppe Tartini, poliedrica personalità musicale e culturale dell’Età dei Lumi, di cui quest’anno il festival celebra i 250 anni dalla morte. Il concerto verrà trasmesso in global streaming in collaborazione con ItaliaFestival e il Ministero degli Esteri. Sulle note della Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven, di cui quest’anno ricorre il 250° anniversario della nascita, riarrangiata dal compositore Fabio Massimo Capogrosso e delle elaborazioni per orchestra delle canzoni di Francesco Paolo Tosti a cura del Maestro Francesco Lanzillotta, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta dallo stesso Lanzillotta con il mezzosoprano Daniela Pini chiuderà il festival il 10 settembre alla Rocca Sforzesca di Imola.