Gianni Iotti (in prima fila secondo da sinistra) con gli amici in una foto dei primi anni ’70. Il primo in piedi da sinistra Aldo Iotti, padre di Gianni, anche lui antiquario

“Ho perso un grande amico, col quale in quarant’anni di collaborazione ho condiviso tanti momenti sempre pieni di allegria”. Alessandro Stefanini, antiquario reggiano, ricorda l’amico Gianni Iotti, scomparso domenica per l’aggravarsi delle condizioni a causa del Covid.

“Gianni era uno dei più qualificati e stimati antiquari d’Italia. – continua Stefanini – Un antiquario all’antica grande esperto in tutti i settori. Era figlio d’arte: il papà Aldo Iotti era stato negli anni ‘50 il più importante antiquario di Reggio e aveva passato il testimone a Gianni e alla sorella Laura che avevano lavorato insieme fino alla divisione in due attività distinte negli anni ’70.

Espositore di spicco a Palazzo Strozzi in quegli anni, grazie alla sua personalità esuberante non si limitò ad essere un grande antiquario ma cercò di muoversi anche in diverse esperienze legate al mondo antiquario.

A meta degli anni ’70 organizzò assieme a Claudio Michelotti di Parma la mostra d’antiquariato di Sabbioneta facendola diventare una delle mostre più blasonate d’Italia.

Nel 1983 io lui e Michelotti rilevammo la Galleria d’Aste Vangelisti di Lucca e fondammo la casa d’aste Luccarte che operò con successo per diversi anni e poi fu ceduta alla Casa d’Aste Il Ponte di Stefano Redaelli.

In quel periodo Gianni cominciò ad essere affiancato nell’attività dal figlio Stefano, che ben presto, grazie alla sua guida preziosa, è diventato un antiquario di grande spessore.

Contemporaneamente partecipò, con alcuni colleghi amici, alla fondazione del Gruppo Antiquari Reggiani diventandone Presidente eletto all’unanimità.

Grazie al suo impegno profuso nella gestione del gruppo e al suo prestigio riconosciuto in tutt’Italia  fece crescere la manifestazione aggiungendo ai partecipanti locali alcuni tra i più prestigiosi professionisti del paese.  

Il suo carattere entusiasta e trascinatore l’ha portato ad abbracciare sempre nuove iniziative. E’ stato anche un grande sportivo e tifoso della Reggiana dove aveva militato nella squadra giovanile.

Gianni Iotti (in piedi secondo da destra) con la squadra di calcio del circolo tennis di Canali

Buongustaio, elegante, dotato di uno straordinario sense of humour, è stato un intrattenitore unico e un amico generoso. Compagno di tante trasferte in giro per l’Europa a seguire la Juventus, sono innumerevoli gli aneddoti che lo hanno visto protagonista ma a me piace ricordarlo in occasione di una sfortunata trasferta calcistica a Londra  durante una cena molto divertente in un prestigioso ristorante di Beauchamp Place a Kensington, mentre in compagnia di alcuni amici cantavamo l’Inno d’Italia e lui in un valzer sgangherato improvvisò un ballo con la cassiera del ristorante.

Ciao Gianni, ci mancherai”.

Gianni Iotti (con la maglia rossa) insieme agli amici del Circolo del Tennis di Reggio Emilia

“Gianni è stato un amico vero. Compagnone, generoso, leale – ricorda un altro amico di vecchia data, compagno di vacanze e scorribande dai tempi delle scuole elementari – Barzellettiere formidabile, una volta ingaggiammo una gara di barzellette alla presenza di Silvio Berlusconi. Aveva anche una splendida voce, indimenticabili le sue imitazioni di Modugno.

Lascerà un grande vuoto in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di frequentarlo.

E’ stato benvoluto e apprezzato a livello personale e professionale. Grande antiquario, grande professionista e anche grande sportivo, Gianni condiva tutto con la sua simpatia e il suo senso dell’umorismo. Abbiamo commentato insieme le partite fino a pochi giorni fa, fino a che le condizioni fisiche glielo hanno permesso. Ci mancherà moltissimo”.