Di Francesca Codeluppi

REGGIO EMILIA – Domenica pomeriggio si è tenuto allo Spazio Gerra “Corpo di Donna, Corpo di Reato”, il primo degli appuntamenti online inseriti all’interno della rassegna ”365 giorni donna”, fortemente voluta dal Comune di Reggio Emilia e dall’Assessorato alle Pari Opportunità.

Ideato e promosso dalla Prof.ssa Lorena Mussini, l’incontro di domenica è stato il primo di un ciclo di due, che vedono porre il focus sul corpo della donna, bottino di guerra, merce di scambio, oggetto e mai soggetto di una storia che parte da lontano ed arriva ai giorni nostri, senza che le differenze di genere e gli stereotipi siano stati ancora eliminati.

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, appare quanto mai importante porre l’accento su questi temi, attraverso ricostruzioni storiche, sociologiche, antropologiche e le parole di attiviste impegnate quotidianamente nell’accoglienza di donne maltrattate e nella formazione di giovani ragazze, ragazzi e dei loro insegnanti, perché la violenza di genere va combattuta sin da piccoli.

L”incontro di ieri “‘Corpo di Donna: potere, seduzione, trasgressione. Il reato di essere donna” ha visto la partecipazione in veste di relatrici di Lorena Mussini, dirigente scolastica e storica, di Chiara Torcianti, archivista diplomata e ricercatrice storica, di Adriana Lusvarghi, socia e attivista di Nondasola e, in qualità di moderatrice, di Francesca Codeluppi del Soroptimist Club di Reggio Emilia.

La conversazione, non potendo svolgersi in presenza a causa delle norme anti- Covid, è stata proposta in una diretta molto seguita sulla pagina Facebook dello Spazio Gerra, dove chi interessato può rivederlo.

Chiara Torcianti ha delineato la corporeità di Matilde, Lorena Mussini ha parlato del difficile rapporto tra donne e potere, partendo dal Medioevo fino ad arrivare all’Età Moderna, Adriana Lusvarghi ha portato la sua importante testimonianza di attivista impegnata in prima linea anche attraverso alcuni video e pensieri di donne sfuggite alla violenza domestica, sia fisica che psicologica.

Un bel lavoro d’équipe tra studiose preparatissime, Comune e Assessorato alle Pari Opportunità, Soroptimist Club di Reggio Emilia e Associazione Nondasola, che testimonia, se mai ve ne fosse bisogno, che fare rete, tra privati, associazioni e istituzioni è l’unica strada percorribile per fare arrivare messaggi forti, per veicolare concetti importanti, per essere veri punti di riferimento in una tematica così delicata come quella della violenza di genere.

Domenica 6 dicembre dalle 16.30 alle 17.30 si terrà, con le stesse modalità, il secondo e ultimo incontro, “‘Corpi di donne: corpi violati, corpi violabili, bottino di guerra e terreno di scontro bellico. La difficile costruzione della parità dei diritti a partire dal corpo sessuato”.

Speriamo siate in tanti a seguirci.