
Il Vescovo di Reggio Emilia Mons. Massimo Camisasca è intervenuto questa sera alla trasmissione di Nicola Porro Quarta Repubblica.
Alla domanda del conduttore sul “senso della Messa di mezzanotte” il Vescovo ha risposto: “innanzitutto non sappiamo a che ora sia nato Gesù, addirittura nemmeno in che giorno, quindi non ha senso dire ‘facciamolo nascere due o tre ore prima’.
Detto questo, la gente è giustamente legata alla messa di Natale perché nella tradizione cristiana si è creduto che nel momento di maggior buio (intorno al solstizio d’inverno) spuntasse la luce e questa luce è Cristo, la sua nascita.

L’uomo vive anche di significati, di tradizioni, vive nel legame con le memorie che hanno costituito la sua vita.
“Non trovo scandaloso che la messa venga anticipata alle 20,- ha detto il Vescovo Massimo – benchè non sia chiaro come il virus circoli di più alle 24 che alle 20, ma stiamo attenti, perché se continuiamo a toccare tutti i significati simbolici, affettivi e di fede delle persone non facciamo un bene né alle persone né alla socialità.
La socialità si nutre di rapporti, di simboli, di tradizioni. Questo deve essere considerato con grande attenzione, soprattutto dalla Chiesa.
Io come cittadino sono attentissimo a ciò che lo Stato mi chiede per salvaguardare la salute mia e dei miei fratelli ma allo stesso tempo non accetto che lo Stato entri a regolamentare quello che la Chiesa deve decidere.
Ci vuole una grande attenzione sui significati simbolici e di fede che la Chiesa vive”