Non solo Case della salute, ma anche Case della comunità per la salute, per un benessere diffuso e solidale che passa necessariamente attraverso la comunità. Del tema si parla, facendo tesoro di quanto l’esperienza Covid ha insegnato anche sul piano delle relazioni e del prendersi cura l’uno dell’altro, nella conversazione online ‘Dalle Case della salute alle Case della comunità’, in corso dalle ore 8.45 di oggi promosso dal Comune di Reggio Emilia con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’associazione Prima la comunità.

Con il sindaco Luca Vecchi e l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini e il direttore del distretto Ausl di Reggio Emilia Elisabetta Negri, intervengono il cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi e don Virginio Colmegna, presidente associazione Prima la comunità.

“Con questo incontro vogliamo avviare una riflessione sui temi della salute e della comunità, temi centrali che la pandemia ha reso ancora più urgenti. Iniziamo riflettendo sulle Case della Salute, come quella che sorgerà a Villa Ospizio, e sul loro poter essere Case della Comunità, punto di riferimento di Welfare di comunità e di prossimità, nei quartieri, fondato su alleanze sociali – dice l’assessore al Welfare, Daniele Marchi, che modererà l’incontro – Lo faremo assieme a importanti ospiti, alla nostra Regione e all’associazione Prima la comunità che, in tutta Italia, sta accompagnando progetti e riflessioni su questi temi. Il binomio Salute-Comunità è assai concreto. Il benessere diffuso, non solo fisico, ma psicologico, mentale e spirituale, è dato dalla compresenza di più fattori, che passano attraverso la Comunità. In altre parole, benessere e salute passano da una ecologia integrale, che consiste nell’aver cura di sé e degli altri, nelle relazioni. L’emergenza sanitaria ci ha ricordato e ci ricorda ogni giorno quanto questo tema sia presente e possa essere anche decisivo per la sopravvivenza delle persone, oltre che per un rafforzamento dell’efficacia e delle funzioni della Sanità pubblica in senso stretto”.

In questo senso le Case della Salute possono essere anche un punto di riferimento e dialogo permanente tra tutti i protagonisti della salute come bene comune che accomuna campi diversi (ad esempio, ambiente, viabilità, lavoro, scuola, cultura, sanità, sociale/assistenziale, relazioni di comunità) coinvolgendo persone, associazioni, istituzioni pubbliche, terzo settore no profit.

IL PROGRAMMA – La conversazione online “Dalle Case della Salute alle Case della Comunità – Oltre l’emergenza: la comunità è salute” si svolge giovedì 3 dicembre 2020 dalle ore 8,45. L’evento è in diretta steaming su www.facebook.com/cittadireggioemilia/live/ .

Ore 9 – Apertura dei lavori con il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini ed Elisabetta Negri, direttore del distretto Ausl di Reggio Emilia.

Ore 9.30 – “L’antivirus della prossimità: l’unica possibile ricostruzione è partire da una visione solidale e umana del vivere insieme”, interviene il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna.

Ore 9.45 – “Prima la comunità: significati politici e culturali”, interviene don Virginio Colmegna, presidente associazione Prima la Comunità; a seguire “Prima la comunità: i contributi diversi al disegno di salute in una prospettiva di welfare” con Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud.

Ore 10.15 – “La domiciliarità come novo paradigma dell’avere cura” con Salvatore Rao, dell’associazione La bottega del possibile di Torre Pellice (Torino); a seguire: “Partire dagli ‘ultimi’ per ri-orientare i contributi per la salute” con intervento di Gaia Jacchetti della Fondazione Casa della Carità di Milano; “Salute diritto fondamentale” con Nerina Dirindin, dell’associazione Salute diritto fondamentale; “La prossimità come strategia per ridurre le diseguaglianze” con Ilaria Camplone dell’azienda Ussl di Bologna.

Ore 11.15 – “Dalla Casa della salute alla Casa della comunità: se ci provassimo a Reggio Emilia?” – “Casa della Comunità, una ipotesi possibile” prestata da Silvia Landra dell’associazione Prima la Comunità; “Il valore simbolico e organizzativo degli spazi: luogo dell’incontro e del riconoscimento reciproco” con intervento di Glauco Von Wunster, architetto; “Pensando a Reggio Emilia e alla Casa della Salute di Villa Ospizio” intervento di Daniele Marchi, assessore al Welfare del Comune di Reggio Emilia.

Ore 12.15 – Dibattito e conclusioni con Ottavia Soncini, presidente della Commissione regionale Politiche per la salute e Politiche sociali.