Come conferma Legambiente, che segnala 61 superamenti nell’anno appena trascorso per le Pm10 alla centralina di viale Timavo, a Reggio. E 39 sono stati gli sforamenti alla centralina di via Amendola, entrambe in aumenti rispetto agli ultimi due anni.

Stazione ARPA di Viale Timavo

Se alcuni inquinanti durante il lockdown si erano molto ridotti (come ossidi di azoto e benzene) altri hanno avuto andamenti diversi: come l’ammoniaca, generata soprattutto dall’agricoltura, settore non toccato dal confinamento e le stesse polveri fini, che hanno risentito in negativo del maggior uso del riscaldamento domestico e dell’uso delle biomasse, facendo registrare casi di superamento della soglia consentita.

Massimo Becchi di Legambiente

Secondo Legambiente parte di responsabilità l’avrebbe la pochezza di politiche ambientali sulla qualità dell’aria nel bacino padano. Situazione che ha portato la Corte di giustizia europea a condannare l’Italia per l’assenza di provvedimenti efficaci in tal senso. Piante alberi è importante – commenta Massimo Becchi di Legambiente – ma rischia di essere solo una goccia nel mare se non si interviene con politiche sul clima molto più incisive e radicali. Perché non si può sempre sperare nell’arrivo di pioggia e vento per migliorare la qualità dell’aria.