Intervenuta al programma ‘Tutti in classe’ su Radio 1, la Ministra all’Istruzione Lucia Azzolina ha espresso dubbi e preoccupazioni sullo slittamento della data di riapertura delle scuole superiori in molte regioni italiane. “E’ difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, – ha detto – capisco bene le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale. Gli studenti hanno bisogno di sfogare la loro socialità, tanto vale che lo facciano nell’ambiente controllato della classe”.
“Io ho voluto la Dad a marzo scorso, quando non c’era nulla, ma la Dad è uno strumento che può essere utile per qualche settimana o qualche mese ma oggi è evidente che non può più funzionare, i ragazzi sono arrabbiati, stanno vivendo un black-out della socialità”, ha aggiunto l’Azzolina.
“Sappiamo tutti che il rischio ‘zero’ non esiste, a scuola come in nessun altro ambito. Ma all’interno delle scuole il rischio è molto basso, ci sono tanti studi italiani ed europei che ce lo confermano”, ha detto la ministra che ha sottolineato: “Il governo ha lavorato molto e bene, sono stati messi in campo i prefetti con i quali sono stati definiti piani territoriali, provincia per provincia, per orari e trasporti: le scuole sono pronte per ripartire, ma sono le Regioni ad avere la possibilità di riaprirle o meno. E ha aggiunto: Ad inizio gennaio alcuni presidenti di Regione dissero che erano pronti a ripartire subito anche al 75% e ora invece non si torna neanche al 50%”.
Parlando della Maturità, l’Azzolina ha detto: “il ministero sta lavorando sull’esame. E come abbiamo fatto l’anno scorso, abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte perché devono essere coinvolti: lo scorso anno ci hanno presentato proposte molto ragionevoli, di buon senso. Credo sicuramente che una decisione la prenderemo a breve, perché i ragazzi a causa dell’incertezza assoluta per le date che slittano come se fossero la tela di Penelope, hanno bisogno quanto meno sulla Maturità di avere certezze che il ministero deve dare”.