
REGGIO EMILIA – Anche a Reggio si alza la protesta per i continui rinvii dell’apertura delle scuole superiori. L’invito a scendere in piazza per far sentire la propria voce sull’emergenza scuola, arriva dalle associazioni Priorità alla Scuola, Assemblea Scuola Educazione Reggio Emilia e Studenti Autorganizzati, ed è esteso a studentesse, studenti, docenti, personale ATA, educatori e genitori. Un primo appuntamento è per sabato 16 gennaio dalle 8 alle 13 davanti al Liceo Chierici. Al pomeriggio sarà la volta di Piazza Prampolini dove l’assemblea pubblica di protesta andrà in scena dalle 16 alle 18 e dove i manifestanti si ritroveranno anche il prossimo 22 gennaio.
“Il continuo rinvio dell’apertura delle scuole ha esposto un malessere collettivo tra studentesse e studenti, che si stava ormai covando da un anno – spiegano gli organizzatori – L’emergenza sanitaria non si è ancora fermata, ma non ci sono più scuse per la continua chiusura delle scuole superiori. Il tempo è passato e non è stata fatta nessuna azione concreta per garantirci scuole sicure, a causa di ritardi e incompetenze di chi ci governa. Siamo stati abbandonati, dimenticati e colpevolizzati. Governo e regioni vanno avanti da mesi in questo imbarazzante teatrino che non ha portato mai dei risultati”.

“Studentesse e studenti, – continuano – in tutta Italia si stanno mobilitando per dire basta, per dire che il governo ha fallito e che adesso devono ascoltare noi giovani, pensare alle nostre necessità. Sosteniamo la presa di posizione che gli insegnanti di Correggio hanno preso sulla didattica online: la DAD non è una sostituzione della scuola, era necessaria in piena prima ondata, ma ormai dovrebbe già esistere da molto una soluzione per farci tornare a scuola. La crisi del covid ha inoltre aumentato le disparità sociali, e questo non ci può lasciare indifferenti. Nessuno si lascia indietro”.
“Perché scendiamo in piazza? Per un rientro a scuola in sicurezza per tutti gli individui che la vivono: studenti e professori”.