
I primi segnali di un cambio radicale della circolazione atmosferica si faranno vedere già oggi pomeriggio e nelle prossime ore l’Italia verrà raggiunta da una poderosa irruzione di venti siberiani in arrivo direttamente dai monti Urali: il Burian.
Il repentino crollo delle temperature sarà accompagnato sia dall’arrivo di una perturbazione e sia dalla formazione di un vortice ciclonico che porteranno maltempo con neve che cadrà fin su coste e pianure del Centro-Sud, ma inizialmente anche su alcune zone del Nord. Come riportato anche dal sito meteo.it i primi segnali di un cambio radicale della circolazione atmosferica si faranno vedere già oggi 11 febbraio nel pomeriggio quando i venti freddi, dalle lontane steppe russe-siberiane, inizieranno ad affluire sul medio e alto Adriatico coprendo il cielo.
Sarà però da domani 12 febbraio che il Burian dilagherà gradualmente su tutta Italia. Un fronte instabile scorrerà dal Nordovest verso il Centro-Sud con fiocchi di neve in pianura dapprima sul Piemonte, sul pavese e sull’Emilia occidentale, ma entro sera anche su molte città della Toscana come Firenze, Lucca, Pistoia, Arezzo, Siena, Grosseto, Livorno. In tarda serata il maltempo raggiungerà anche il Sud e il resto del Centro con nevicate possibili fin sulle coste adriatiche e sopra i 2-300 metri sulle regioni meridionali peninsulari. Sabato l’irruzione del Burian darà vita a un vortice ciclonico sul basso Mar Tirreno: temporali saranno possibili sul medio Adriatico e su tutto il Sud con la neve che scenderà gradualmente fin sulle coste adriatiche dall’Abruzzo alla Puglia, in Campania fino a Napoli e Salerno, su tutta la Basilicata e in Calabria sopra i 200-400 metri circa.
Sul resto delle regioni sarà il gelo a far parlare di sé con temperature che di giorno a stento saliranno sopra lo zero e di notte scenderanno diffusamente sottozero. Domenica l’Italia sarà sferzata dal vento siberiano e da un freddo tagliente, ma il sole sarà prevalente su gran parte delle regioni, la neve potrà ancora scendere sulle regioni adriatiche centrali e fin sulle coste e inoltre in Sicilia su palermitano e messinese con quote prossime alle coste e in Calabria, specie sul crotonese. (ADNKRONOS)