Si possono ammirare nel centro storico di Guastalla, da oggi e per un mese, due nuove vetrine allestite con le opere di artisti (locali e non) nell’ambito dell’iniziativa “Arte in vetrina Guastalla”, che ha lo scopo di portare l’arte nelle vetrine di negozi sfitti, vuoti e trascurati da anni. Si tratta, in particolare, di una vetrina in Corso Prampolini, di fronte al bar Hollywood, allestita con le opere pittoriche su tela della giovane Alessia Salzano, i cui cieli trasmettono serenità e fanno da sfondo a mongolfiere, fra le quali una è realizzata in carta pesta da Giulia Crema, promotrice e curatrice in collaborazione con Pro Loco dell’iniziativa.
Insieme ai dipinti, fanno bella mostra di sé una scultura in legno di cedro, dal titolo “Arte”, realizzata appositamente per il progetto vetrine da Massimiliano Mora, e alcuni giochi in legno realizzati da Romeo Canova e Lorenzo Casali nell’ambito del progetto “WoodGames. Quelli dei giochi Antichi”, nato nel 2014 a Guastalla da un gruppo di genitori che si sono uniti per la scuola. “Partiti con qualche gioco – spiega Canova – ad oggi siamo diventati una bella realtà e siamo orgogliosi di essere gestori e organizzatori dell’area giochi in legno per bambini allestita durante le manifestazioni Piante e animali Perduti in centro storico e Georgica sulle rive del Po. Il nostro obiettivo è far riscoprire i giochi di un tempo come prova di abilità e astuzia, vivendo il divertimento all’aria aperta come si faceva appunto una volta”.
La seconda vetrina, in Largo dei Mille, espone le fotografie di Emanuele Caleffi di Luzzara e le sculture in legno di Enrico di Gualtieri in un décor naturalistico con sassi, canne di bambù, una vasca con una pianta di papiro e un vero nido di merlo, per ricreare l’idea della sponda di un fiume, dove Emanuele scatta le sue foto ed Enrico raccoglie i tronchi per i suoi manufatti artistici.
“Buona luce a tutti – scrive Emanuele Caleffidi Luzzara – mi definisco da anni un fotografo compulsivo. Dopo un lungo periodo a caccia solo di foto ricordo/turistiche, nel 2009 con l’acquisto della prima reflex digitale è emersa in me la necessità di esplorare la fotografia in ogni categoria e in ogni luogo possibile. Mi caratterizza la passione per la natura, in particolare per la macro-fotografia per l’avifauna e per la paesaggistica. Il mio è un percorso decisamente anomalo, perché avendo alla base nozioni tecnico/storiche elementari ho deciso con impegno quotidiano e perseveranza di esplorare ogni ambito della fotografia con ogni tipologia di attrezzatura possibile. Ho sempre trovato molto più utile e piacevole imparare sul campo (anche con migliaia di foto al giorno), magari assieme ad altri fotografi, piuttosto che studiare la teoria. Sento personalmente piacere a condividere con altri fotografi le mie esperienze e conoscenze ma serve passione e desiderio, senza le quali difficilmente si riesce a comprendere le tecniche ed applicarle con le difficoltà e le peculiarità dell’ambiente che ci circonda. Sono convinto di aver allenato l’occhio a vedere ogni luce, ombra, attimo, espressione, ambiente, situazione necessaria per “congelare un istante emozionante”… ma non sono sazio di conoscenza ne di esperienza”.
Lo scultore di Gualtieri per descriversi usa queste parole: “Enrico è una persona con molto tempo libero, amante della natura, del verde e di tutto ciò che essa ci regala. Appunto, è da qui che nasce e cresce da generazioni il suo hobby, la sua passione, il suo modo di connettersi con la natura. Questa passione è stata tramandata di padre in figlio. Trasmettere la capacità e la pazienza di lavorazione manuale su questi legni si nota dal fatto che ogni legno o radice può avere spessori, fori, giochi di intrecci dove la lavorazione diventa impegnativa. La ricerca del legno avviene durante le lunghe passeggiate al fiume o al torrente. Un pezzo non è scelto casualmente, Enrico vede non in tutti ma solo in alcuni, ancora sporchi di corteccia e fango, sculture con un’anima. Ogni pezzo viene lavorato anche per mesi e tutti hanno un nome e il bello è che ognuno vede ciò che vuole e gli dà un’interpretazione soggettiva….”.
Il legno più bello di Enrico? “Si chiama ‘Piovra gigante’ e nessuno l’ha mai visto…”.
Ad oggi sono oltre 40 gli artisti che parteciano all’iniziativa patrocinata dal Comune di Guastalla, fra pittori, illustratori, scultori, artigiani, non solo guastallesi o reggiani ma anche provenienti dalle province limitrifi di Parma e Mantova, specialmente dai comuni dell’oltre Po.
“L’intento di questo progetto – spiega Giulia Crema, promotrice e curatrice di “Arte in Vetrina” a Guastalla in collaborazione con Pro Loco – è portare l’arte vicino alle persone come espressione di emozioni ed energie da condividere, arricchire culturalmente e riscaldare gli animi preoccupati in questo periodo di incertezze. È l’occasione per offrire un centro storico più decoroso e attrattivo”.
Artisti, artigiani e hobbisti del territorio espongono a titolo gratuito le proprie opere all’interno dei negozi che vengono loro assegnati per circa un mese così da essere ammirate dal pubblico dei passanti che si fermano davanti alla vetrina.