Foto Bruno Martins

Avevano aperto due case famiglie, e senza la prevista autorizzazione speciale per il funzionamento di attività sanitaria specialistica hanno adibito le due strutture a residenze sanitarie assistenziali per anziani, entrambe situate nel comprensorio ceramico reggiano.

Questa la motivazione che ha portato alla denuncia da parte dei NAS di Parma della legale rappresentante delle due strutture, una 60enne abitante nel reggiano e della coordinatrice, una 29enne modenese. La denuncia è arrivata ieri quando all’esito delle indagini avviate a seguito delle ispezioni igienico sanitarie effettuate presso le strutture ricettive per anziani, i carabinieri dei NAS hanno raccolto a carico delle due donne elementi di responsabilità in ordine al reato poichè hanno avviato e mantenuto in esercizio strutture residenziali per interventi assistenziali e socio sanitari per anziani senza autorizzazione avvalendosi delle agevolazioni autorizzative e amministrative previste per la tipologia di struttura ricettiva definita “casa famiglia” che nulla a che fare con le RSA.