Rendering del progetto per l’area di Porta Castello

Come ormai noto, il Progetto Ducato Estense, finanziato dal ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) a Reggio Emilia con 14,5 milioni di euro, prevede restauro, riqualificazione e valorizzazione dei luoghi e dei beni riconducibili alla signora plurisecolare dei duchi d’Este, fra questi la Passeggiata Settecentesca dal Palazzo di città alla Reggia di Rivalta, quindi le attuali piazza Gioberti, corso Garibaldi, piazza Roversi, via Ariosto e viale Umberto I.

Il Sindaco Luca Vecchi “Questo progetto conferma il nostro impegno rispetto alla riqualificazione e valorizzazione della città. Si colloca infatti all’interno di investimenti che sono parte trainante del nostro Bilancio, quali segnali di cura degli spazi pubblici e di innovazione, ma anche di fiducia verso il futuro. Questo intervento, passaggio importante del Progetto Ducato Estense, è in particolare parte integrante della strategia di valorizzazione del Centro storico e del quadrante sud della città, dove di recente abbiamo ridato nuova vita al Seminario quale sede universitaria, il che comporterà fra l’altro un ulteriore incremento dei flussi pedonali e ciclabili nella zona di  porta Castello. Su questo snodo fondamentale di accesso al centro, proponiamo la creazione dell’Effetto piazza, che già in altri contesti, come ad esempio piazza della Legna e in via Guasco, ha contribuito al miglioramento degli spazi e delle loro funzioni, con benefici sulla fruizione e quindi sulla sicurezza, la residenza, le attività commerciali, la mobilità. Attrattività, inclusività, innovazione e sostenibilità sono altri contenuti importanti di questo intervento”.

VIA ARIOSTO: LE PRIORITÀ E I PARERI FAVOREVOLI – Il progetto di via Ariosto  – tratto da piazza 24 Maggio a porta Castello – si  pone una serie di priorità: accrescere la qualità per vita pubblica, ad esempio con spazi pedonali, nuova illuminazione e pavimentazioni; riorganizzare e rendere più sicura la mobilità ciclabile e pedonale; riorganizzare senza stravolgerla la mobilità veicolare, mantenendo parcheggi per i residenti e stalli blu per la sosta dei vicoli; accrescere la dotazione di verde; rendere gli spazi accessibili ai disabili.

Lo stato attuale di Via Ariosto

Il progetto è stato presentato, discusso e concertato costruito dialogando con l’Associazione cittadini di porta Castello; è stato redatto in collaborazione con il Criba-Centro regionale d’informazione sul Benessere ambientale per la progettazione inclusiva e risulta pertanto accessibile e fruibile per tutte le tipologie di utenti; è stato presentato ed ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza, della Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio del Comune di Reggio Emilia e della Consulta per il verde.

Via Ariosto come diventerà

IL TEMA DELLA PORTA E IL “FIUME” DI PERSONE – Redatto dall’architetto Marzia Zamboni, il progetto di via Ariosto riconfigura lo spazio urbano di via Ariosto nel tratto alberato della stessa strada, fino ad intercettare gli assi di viale dei Mille e viale Timavo (Circonvallazione) di Reggio Emilia.

In quest’ottica, anziché proseguire il boulevard, sottolineando con alberature la sede stradale di via Ariosto fino all’intersezione con la Circonvallazione, si è preferito introdurre una ‘pausa percettiva’, che ristabilisca gerarchie, ordine e raccordo tra l’asse nord-sud della Passeggiata e l’asse trasversale dei viali di Circonvallazione.

Si individuano così tre temi architettonici generatori del nuovo spazio, che diventa luogo con significati chiari e leggibili:

  • un tappeto come soglia: alla base di tutto il progetto c’è l’idea di creare una sorta di grande parterre, un ‘tappeto’ che parte dal viale di Circonvallazione e raggiunge piazza della Legna, andando a lambire le cortine edilizie.
  • il flusso delle persone come guida: porta Castello è snodo nevralgico di accesso al centro storico. Ogni giorno un flusso di persone, soprattutto a piedi e in bicicletta attraversa la Circonvallazione in quel punto, per dirigersi nel centro cittadino e viceversa. La sottolineatura di questo flusso ha indotto a rettificare la sede stradale di accesso al centro ed a evidenziare con maggior forza le vocazioni di ciclo-pedonalità dello spazio pubblico circostante.
  • la porta come accesso e filtro: l’area nei pressi dell’antica Porta diventa spazio identitario e riconoscibile nel percorso della Passeggiata, poiché esso viene restituito in parte cospicua alla fruizione pedonale.

Si sceglie pertanto di ampliare gli spazi pedonali, creando aree più distese dove nuove alberature agiscono da filtro tra i viali trafficati e il ritmo più lento dell’area storica, e allo stesso tempo si pongono come invito all’accesso.

Gli interventi più importanti sono:

  • riconfigurazione della strada con creazione di piazza pedonale a sud-est e parcheggio a sud-ovest : quella esistente nel tratto di via Ariosto viene riorganizzata con la rimozione delle aiuole poste al centro della carreggiata e mantenendo comunque due lati di parcheggio. Viene così ampliato il percorso pedonale sul lato est, senza perdere i posti auto esistenti. Nel tratto dello slargo di piazza Diaz, il nuovo tracciato rettilineo della carreggiata va a dividere in modo più netto due ambiti con due nuove caratterizzazioni funzionali: piazza pedonale a sud-est e parcheggio a sud-ovest.
  • riorganizzazione dei percorsi veicolari in entrata e in uscita, con una migliore gestione del traffico, sulla base di valutazioni tecniche trasportistiche.
  • creazione di una nuova piazza alberata e completamente pedonale su piazza Diaz lato est (dove si trovano oggi esercizi commerciali e farmacia). Per rendere la piazza pedonale, verrà interrotto l’attuale traffico di attraversamento proveniente dai parcheggi posti lungo la Circonvallazione. Si prevederà comunque un accesso alla piazza per il carico scarico delle attività presenti, per l’ingresso alle abitazioni e per i disabili che avranno piazzale di parcheggio dedicate.
  • riorganizzazione del parcheggio della Porta, a sud-ovest (lato verso piazza Fiume), in modo da riunire in un’unica area di parcheggio i posti auto già presenti nell’area con quelli che vengono delocalizzati dall’attuale parcheggio sul lato est, poiché il nuovo tracciato stradale, fatto più rettilineo, va ad aumentare l’area adiacente il palazzo di Lucci ad ovest, garantendo comunque un alto  numero di posti auto.
  • inserimento di nuove alberature: in piazza Diaz un impianto di alberi Morus platanifolia (Gelso a foglie di Platano) disposti a intervalli regolari secondo un reticolo a maglie rettangolari su un tappeto in calcestre che riquadra un luogo più intimo nella piazza, accentua il tema della soglia, passaggio pedonale di ingresso alla città; nel parcheggio invece, filari sempre di Morus ma piantati in maniera da organizzare e ombreggiare i posti auto. Complessivamente l’intervento prevede l’inserimento di 25 nuovi alberi.
  • rifacimento dell’illuminazione pubblica con lanterne storiche su palo o a muro per continuare il sistema e la tipologia consolidati nella Passeggiata e nel Centro storico, ed una illuminazione specifica per la nuova piazza Diaz;
  • rifacimento delle pavimentazioni: realizzazione di una nuova pavimentazione in conglomerato bituminoso nel tratto stradale; realizzazione di una nuova pavimentazione in calcestruzzo architettonico, come quella di piazza della Legna, per i marciapiedi, i percorsi ciclo-pedonali, la nuova piazza alberata e la nuova area di parcheggio in prossimità della porta.
  • nuovo arredo urbano: le dotazioni sono tutte concepite come azione urbana di disseminazione sul tappeto dei vari elementi di arredo urbano, illuminazione, dissuasori (cestini portarifiuti, raccolta differenziata, carter per quadri elettrici a vista, segnaletica, affissioni, bacheche, colonnine per auto elettriche).
  • nuova segnaletica stradale orizzontale e verticale.

RIORGANIZZAZIONE DELL’INCROCIO DI PIAZZA DIAZ – Il progetto di riorganizzazione dell’incrocio di piazza Diaz – via Ariosto-via Umberto I-Circonvallazione – si basa su dati trasportistici e analisi condotte sul campo, e riorganizza l’incrocio senza stravolgimenti.

Si razionalizzano infatti i flussi di traffico che insistono sull’incrocio, mediante la realizzazione di connessioni carrabili e ciclopedonali che mettano in dialogo la viabilità a lato della Circonvallazione (controviali) con i viali stessi, la riqualificazione degli impianti semaforici e della segnaletica verticale ed orizzontale. Unica modifica al traffico veicolare è di permettere la svolta a sinistra a chi, sulla Circonvallazione, proviene da porta San Pietro e si dirige in viale Umberto I. Verrà così eliminato l’attuale utilizzo improprio dell’imbocco di via Ariosto come svincolo.

VIALE UMBERTO I DA PORTA CASTELLO A VIA CASSOLI –. Non cambiano la viabilità e le dotazioni di parcheggi. Si riqualifica il verde esistente e se ne aggiunge di nuovo. Si assicura l’accessibilità a tutti. Il progetto ha ottenuto i pareri favorevoli di Soprintendenza, Commissione per la qualità architettonica e il paesaggio del Comune di Reggio Emilia e della Consulta per il verde.

I principi del progetto, redatto dall’architetto Alberto Cari Gallingani, sono:

  • Conservazione delle alberature esistenti di impianto storico ed implementazione con nuovi impianti per ricucire le lacune presenti.
  • Riqualificazione degli ambiti urbani che hanno perduto un loro carattere unitario ed omogeneo causato da continue piccole modifiche prive di una visione unitaria del sistema stradale.
  • Contribuire ad elevare la qualità architettonica del viale e degli ambiti circostanti, aspetto importante oltre che sul piano estetico anche su quello sociale: il miglior deterrente contro un possibile degrado urbano è proprio la riqualificazione dei suoi spazi e la riappropriazione d’uso da parte dei cittadini.
  • Rispetto dell’impianto esistente e rivalutazione della storia del sito, in cui il disegno architettonico e l’uso dei materiali pongano maggior rilievo alle funzioni di fruibilità pedonale e alle percorrenze ciclabili, quindi alla funzione originaria di Passeggiata.

Partendo dal caposaldo all’altezza di via Mameli, si prevede la connessione con il precedente stralcio di riqualificazione del viale Umberto I, realizzato nel 2009; il percorso ciclo pedonale e la presenza di alberature con aiuola permeabile verranno continuati fino all’incrocio con viale Timavo, ambito nel quale si propone lo spostamento degli attraversamenti pedonali in posizioni di maggior sicurezza e distanza dall’incrocio stradale. Su ciascun lato stradale di viale Umberto I sarà presente un percorso ciclopedonale di tipo misto, che si connette con coerenza di tracciato e di materiali di pavimentazione con porta Castello e via Ariosto.

Viale Umberto I allo svincolo con via Cassoli

Lo svincolo con via Cassoli verrà valorizzato mediante la creazione di un percorso ciclopedonale rialzato rispetto alla carreggiata, il cui impatto visivo sarà prioritario rispetto al sistema di mobilità veicolare: l’attraversamento del percorso, in calcestruzzo architettonico, sarà a una quota più alta rispetto a quello della carreggiata stradale in asfalto. Inoltre l’attraversamento sarà preceduto da un sistema modulare di dossi rallentatori. L’area sarà dotata di ulteriori posti auto a servizio delle attività commerciali presenti.

All’interno del sistema di mobilità lenta ed in asse con le alberature verranno collocati nuovi corpi illuminanti del tipo a lanterna, identici a quelli già utilizzati negli altri interventi realizzati e in progetto.

Ai fianchi della carreggiata stradale, rimarrà l’attuale doppia fila di parcheggi veicolari.

VALORIZZAZIONE, RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO ARBOREO – Il progetto di riqualificazione del sistema verde esistente contraddistinto dalla presenza di 4 filari di Celtis Australis (Bagolari) di impianto novecentesco, prevede la completa conservazione degli esemplari e l’integrazione del filare con nuovi Bagolari adulti in modo da colmare alcune lacune presenti nella scansione ripetitiva arborea. Tutti gli alberi avranno una base di innesto di tipo permeabile. Saranno conservate anche le 2 Magnolie, all’altezza dell’intersezione con via Cassoli.

L’impianto vegetativo risulterà essere composto da 50 piante, incrementando così la dotazione esistente di 8 unità.

VALORIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ – In prossimità di via Mameli verrà migliorata la segnaletica; lo svincolo con via Cassoli verrà reso più sicuro, con il sedime dell’attraversamento in continuità fisica e visiva col percorso pedonale, favorendo la mobilità di tipo lento.

A metà di questo segmento di viale Umberto I, verrà collocato un attraversamento pedonale, reso sicuro dalla presenza di banchine di protezione e reso accessibile dalla creazione di un piccolo scivolo. Questo attraversamento è volutamente posto in simmetria rispetto alle zone di fermata dei bus in modo da poter garantire sicurezza di attraversamento a chi scende o sale sui bus.

PAVIMENTAZIONI ED ELEMENTI COMPLEMENTARI – Per valorizzare il carattere storico di Passeggiata, anticamente caratterizzata da percorsi in calcestre, si è scelto di utilizzare una pavimentazione in calcestruzzo architettonico, che ne riprende la matericità e che consente un minore impatto ambientale.

Le banchine di attesa dei bus si differenziano dall’ambito del percorso e saranno realizzate in opera o in prefabbricazione con calcestruzzo. La carreggiata stradale manterrà l’asfalto carrabile.

ARREDO URBANO – Il progetto di riqualificazione di viale Umberto I prevede la rimozione di tutta una serie di dotazioni di arredo urbano installate in diverse fasi e prive di visione unitaria (conci spartitraffico, paletti dissuasori di vari modelli e rastrelliere porta biciclette in acciaio).

Attraverso la formulazione di migliorie in gara si predispone la futura installazione di circa 25 nuovi paletti dissuasori in ghisa, omogenei fra loro.

ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Il progetto di illuminazione, come attuato dall’Amministrazione comunale nei tratti già realizzati, propone l’introduzione della lanterna su palo come corpo illuminante per i viali storici e monumentali.

ACCESSIBILITÀ E SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE – Gli interventi previsti sono tesi alla completa eliminazione delle barriere architettoniche favorendo così la libera mobilità sia delle persone con disabilità motoria, sia con disabilità visiva.