Nessun contratto, salario a consegna, niente servizi igienici e nessuna copertura assicurativa in caso di incidenti, sono solo alcune delle condizioni che fattorini del cibo, i Riders in bicicletta, denunciano.

Immagini da Teletricolore

Alberto Seligardi, Riders Union Reggio Emilia: “Le principali difficoltà del Riders è naturalmente di l’incertezza. Il non sapere mai quanto si lavorerà, perché noi stiamo in piazza o per strada dalle 6 alle 8 ore tutti i giorni, ma non sappiamo se prenderemo 1 consegna o più e saremo pagati solo esclusivamente per quel tempo.

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Silvio Rosati, ADL Cobas Emilia Romagna: “Chiederemo anche al comune di Reggio Emilia di aprire un tavolo per cercare di migliorare la logistica della città. Perché i Rider, con abbiamo visto lo scorso inverno, non hanno luogo al coperto dove aspettare gli ordini, oppure dove igienizzarsi le mani, o cambiare le mascherine, o più semplicemnte ricaricarsi il telefono

La sciopero funzionerà che all’ultimo momento i Riders toglieranno la disponibilità su WhatsApp non prendendo più ordini. Speriamo di poter contare anche sulla solidarietà della città e per questo chiediamo ai cittadini di Reggio Emilia per il giorno di 26 di non utilizzare le piattaforme per ordinare i pasti sia mezzogiorno che alla sera