
di Stefano Pagano
Nelle prossime settimane l’attività sul terrazzo o in giardino dovrà riprendere con estremo vigore. Prima di allora, però, controlliamo gli attrezzi a nostra disposizione e regaliamoci gli strumenti che mancano all’appello, per riprendere nel migliore dei modi il giardinaggio all’aperto che avevamo temporaneamente sospeso… Se notiamo, che le radici dei piccoli arbusti che abbiamo in vaso cominciano a fuoriuscire dal foro di drenaggio del contenitore, è giunto il momento “di cambiare loro casa”, ma prendetevi tutto il tempo necessario…questa operazione è uno stress per la pianta!
Come fare? Facile, assicurando sul fondo un corretto strato di ghiaia e usando solo terriccio di qualità e se le radici si sono infeltrite o aggrovigliate lungo i bordi, è bene provvedere a tagliarle. Per questo adoperate un coltello ben affilato e passatelo lungo il contorno del pane di terra in modo da sfrondare un poco le radici stesse. Questa operazione indurrà la produzione di nuove radichette e la pianta troverà nuovo vigore. Aggiungete poi all’acqua delle successive annaffiature del concime completo che sostenga la pianta nel suo risveglio vegetativo. Per questo motivo ricordatevi di smuovere la terra in modo da ammorbidirla, almeno in superficie e far penetrare meglio gli elementi chimici di cui ha tanto bisogno.

In queste giornate, è possibile seminare le annuali da fiore come l’Elicrisio, il Nasturzio e il Fiordaliso, ma anche la Calendula, la Malva, le Zinnie o la Borragine.
Quest’ultima è una piantina dai fiori molto decorativi e dalle foglie gustose. Seminatela lungo i bordi dell’orto. Le foglie consumatele fresche per insalate davvero insolite. Per le altre, quando saranno alte 5 cm, diradatele lasciandone solo una per vasetto. Dopo Pasqua, si procederà con il vero e proprio trapianto in giardino.

Per tutto il mese e sino ad aprile inoltrato possiamo piantare i bulbi delle Begonie per ottenere meravigliose composizioni cromatiche. Se vi piacerebbe abbellire una staccionata o coprire una recinzione, una buona idea è quella di seminare l’Ipomea (Campanella rampicante), pianta annuale che cresce velocemente e si copre di fiori coloratissimi.
Queste sono le settimane ideali per piantare acidofile quali il Rododendro, l’Azalea e la Camelia.
Ricordiamoci che queste piante necessitano di un pH del terreno piuttosto acido. Scavate una buca molto grande (almeno profonda 40-60 cm) e mettete sul fondo del concime maturo e riempitela con terriccio specifico misto torba. Poi sulla superficie, distribuite della corteccia di pino per limitare l’evaporazione e mantenere umido il terreno
Prima della ripresa vegetativa, gli aromi vanno potati, cimandoli ed eliminando i rami in sovrappiù e quelli mal orientati. Questo favorirà lo sviluppo più ordinato e indurrà la produzione di nuovi getti. Un consiglio per chi ha la passione dell’orto: ricordatevi di coltivare a rotazione, cioè di non seminare un ortaggio nella stessa aiuola dove era già stato coltivato nei 2-3 anni precedenti.
Per quanto riguarda le miniserre (che hanno conservato le nostre piante per tutto l’inverno), ora sappiate che vanno aperte, approfittando del clima più clemente. Cominciate col farlo nelle ore più calde della giornata, per far prendere aria alle piante ed evitare che l’umidità e il calore induca l’insorgenza di muffe.
Verificate anche che le piante verdi non abbiamo sofferto eccessivamente durante l’inverno ed eliminate le foglie ingiallite con l’uso di una forbice affilata. Ricordiamoci sempre che le piante d’appartamento subiscono più danni dalle eccessive innaffiature che non per carenza d’acqua. Per non sbagliare rispettiamo la regola secondo la quale occorre dare acqua solo quando il terriccio comincia ad essere asciutto in superficie. Evitate i ristagni nel sottovaso che potrebbero causare asfissia o marciumi delle radici. Una dose di concime ogni 15 giorni è consigliabile.

Marzo è il mese migliore per portare a casa un Ficus benjamin: vi consiglio di collocarlo dove vige una buona illuminazione ma non il sole diretto e senza spifferi.
Per gli amanti delle grasse, la maggior parte delle Cactacee ha passato l’inverno senza alcuna apparente novità e praticamente all’asciutto, ma ora cominciano a vegetare in maniera sempre più evidente. Conviene quindi ricominciare a bagnarle sia pure con molta moderazione. Potete nebulizzare acqua nelle ore più calde, tipo ogni 10/15 gg, per poi rendere più frequenti gli apporti di acqua.
Potreste essere tentati di metterle all’aperto, ma è ancora troppo presto. Per questo dovete attendere almeno la seconda metà di aprile.

Ma non solo piante, adesso è il momento per mettere mano anche agli arredi. I portavasi in ferro per esempio, sono molto belli quando si comperano, ma dopo qualche stagione finiscono con l’arrugginirsi, diventando antiestetici.
Rinnovateli approfittando di una giornata di sole: anzitutto, spazzolateli abbondantemente con una spazzola in ferro per togliere ogni traccia di ruggine, poi lavateli e sgrassateli con un detergente e asciugateli con cura. L’idea in più? Verniciarli con uno smalto dai colori caldi.
E poi? Beh l’arrivo della primavera è segnalato senza ombra di dubbio dal cambiamento di colore del prato che riacquista, dopo il periodo invernale, il suo bel colore verde acceso.

Provvedete a ripulirlo, rastrellandolo con cura per eliminare ogni traccia di rametti e foglie che si fossero depositati sulla superficie; procedete fiduciosi al primo taglio e successivamente concimatelo con un fertilizzante granulare ad alto tenore in azoto (N): questo faciliterà la ri-crescita. E mi raccomando controllate anche il corretto funzionamento del sistema di irrigazione, per non rimanere a secco proprio ora che tutto…rinasce!