I circoli Arci stanno vivendo una fase drammatica. Dopo un anno di chiusura, e centinaia di eventi annullati, sono fortemente provati dalla pandemia. L’Arci di Reggio Emilia ha lanciato proprio in questi giorni la campagna di raccolta fondi Adotta un circolo con l’obiettivo di sostenere i circoli della provincia attraverso la tessera Arci o una erogazione liberale.
“Adottare un circolo – spiega Daniele Catellani, presidente dell’Arci di Reggio – significa aderire a una campagna di mobilitazione che intende preservare un tessuto sociale insostituibile composto da tre generazioni di volontari al servizio della comunità locale. E’ solo grazie alle socie e ai soci che possiamo immaginare un futuro di partecipazione, socialità e solidarietà. Le realtà associative del nostro territorio, da sempre a disposizione delle proprie comunità, sono un patrimonio sociale che rischia di mutare profondamente e in alcuni casi scomparire. Per un’Arci attiva e resistente, chiediamo di adottare il circolo preferito. Un’adozione simbolica, o se vogliamo politica, per testimoniare l’affetto che lega il territorio ai circoli presenti da sempre in maniera capillare in ogni quartiere e in ogni paese della nostra provincia”.
Cosa manca quando manca un circolo? Mercoledì 31 alle 18,30 dalla pagina Facebook dell’Arci di Reggio Emilia andrà in onda, in diretta streaming, un viaggio tra i circoli per capire che cosa ha significato quest’anno di chiusura per le comunità locali e per i volontari. Insieme a loro interverranno Paolo Nori, Max Collini, Mara Redeghieri, Cromo Byron, Illo Gradellini e la scuola di musica Cepam con testimonianza e regalando un segno della loro arte.
I circoli rischiano di chiudere, che è un po’ come tornare a casa e non trovarla più. La rete Arci sul territorio reggiano è tra i più diffusi e radicati del paese, con oltre 130 associazioni e più di 40mila soci, e rappresenta uno dei segni più importanti e riconoscibili della nostra terra.
Nonostante tutte le difficoltà della pandemia, nel corso di quest’anno di lockdown molti circoli e centri sociali si sono resi protagonisti di iniziative di solidarietà rappresentando spesso un punto di riferimento importante nelle proprie comunità. Decine di volontarie e volontari hanno attivato servizi di spesa a domicilio, hanno contribuito alla distribuzione delle mascherine sul territorio, hanno organizzato l’acquisto e la consegna di pacchi alimentari. Tutto questo attraverso l’autorganizzazione volontaria e sempre al servizio della comunità e del territorio.
Dalla Montagna alla Bassa, i circoli reggiani sono anche un pezzo imprescindibile di storia locale. Senza questi luoghi siamo più poveri in socialità, solidarietà, amicizia, fantasia, creatività, supporto reciproco. Ecco il perché di questa raccolta fondi: vogliamo che tutti i Circoli abbiano uno strumento per far fronte alla crisi economica determinata dalla pandemia e da ormai più di un anno di chiusure. Per questo ogni piccolo o grande contributo è fondamentale e saremo infinitamente grati a chi ci darà una mano affinché possano continuare a vivere e ad animare la quotidianità dei nostri paesi, quartieri e città!
E’ possibile “adottare un circolo” dal siti www.adottauncircolo.it o www.arcire.it