L’artista Sergio Terzi (Nerone)

E’ in lutto il mondo dell’arte per la morte di Sergio Terzi, detto Nerone, il pittore e sculture originario di Villarotta, ma che da molto tempo viveva a Gualtieri, in una casa museo accanto al canale Fiuma. Ieri sera il decesso, alla casa di riposo di Luzzara, dove era assistito dopo un ricovero ospedaliero per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, da tempo minate da una malattia. Aveva 81 anni. Lascia il figlio Mauro, due fratelli, tre sorelle, nipoti e la fidata Tania, che ha assistito a lungo la sua famiglia.

Dopo un’infanzia tribolata, tra perdita del lavoro, dipendenza dall’alcol e gravi problemi sociali, si era fatto notare per le sue doti artistiche, prendendo ad esempio la fantasia di Antonio Ligabue, del quale era stato pure autista per qualche tempo. Importanti critici d’arte notano il suo modo di dipingere, portandolo al successo, anche internazionale. A metà degli anni Novanta il suo viaggio in America, con il premio alla carriera artistica ricevuto al Metropolitan Museum of Art di New York. Varia la sua produzione artistica. Tra le sue opere più note figurano i grandi quadri dedicati all’Olocausto, esposti anche all’attenzione di tante scuole italiane, oltre all’Orlando Furioso e la Via Crucis degli ubriachi.

Aveva trasformato il suo giardino in una grande mostra all’aperto, con richiami dedicati alle vittime della strada, ma anche alla tragedia del piccolo Tommaso Onofri. I funerali mercoledì alle 10 nella chiesa di Gualtieri.