di Francesca Codeluppi

Elisa Borciani

Elisa Borciani, giovane donna dinamica e colta, copywriter e scrittrice; è nata a Reggio Emilia, dove vive e lavora. Ha pubblicato i romanzi “Greta parlante” (2010), “In una scatola di latta” (Prima edizione 2016, seconda edizione 2021), “Destini interrotti” (2020), la cui protagonista, una bibliotecaria, lo ha reso subito il preferito della sottoscritta. Elisa ama profondamente la storia, i misteri e la simbologia, i cammini e viaggi avventurosi, perdersi nella lettura e le passeggiate con il suo bellissimo cane Bartolomeo, Meo per gli amici.

Elisa, con una presentazione così sfaccettata la prima domanda si impone: chi è Elisa Borciani? Vuoi raccontarci la tua formazione culturale e professionale e le tue passioni?
Sono una persona felice. Ho un’enorme famiglia composta dai miei genitori, un compagno di vita, un cane e amici a cui sono profondamente legata. Amo vivere in centro per il calore che sa trasmettere, ma mi piace anche partire per viaggi all’avventura. Dopo il liceo classico, mi sono laureata in storia dell’arte ma non ho mai smesso di studiare. Questo mi ha permesso di affinare una passione, quella per la scrittura, e di trasformarla in una professione, prima come giornalista, poi come copywriter. Infine scrivo romanzi perché, fin da piccola, sono affascinata da quelle ventisei lettere dell’alfabeto che, mescolate tra loro, magicamente hanno il potere di emozionare. Così come ho da sempre una vera passione per il passato. Pensa che, a circa 8 anni, ho chiesto come regalo di Natale un libro per imparare a leggere i geroglifici! Lo conservo ancora nella mia libreria e, anche se non ho mai imparato a leggere i geroglifici, è lì a ricordarmi che nella vita c’è un aspetto da allenare continuamente: la curiosità.

Come hai fatto a fare dello scrivere una professione? Un sogno per molti. Quanto impegno e quanta abnegazione sono necessari?
Tanto, tantissimo. Come per ogni cosa, se è quello che vuoi veramente, devi crederci, provare e riprovare. Ma anche metterci una buona dose di disciplina. In passato i miei fogli rimanevano spesso bianchi. Ho buttato e riscritto tante volte.
Poi ho capito che non basta prendere in mano carta e penna.
Bisogna imparare a guardare oltre, scoprire con stupore, immaginare oltre la patina della realtà. Ed essere – appunto – infinitamente curiosi.

A quale dei tuoi libri sei più affezionata?
Sono molto legata a In una scatola di latta perché parla di nuovi inizi e di quanto la vita possa sorprenderti. Ma ho amato anche scrivere Destini interrotti, perché mi sono divertita a introdurre nella narrazione un po’ di magia e mistero.

Nel tuo “Destini interrotti” c’è una frase bellissima a proposito delle seconde possibilità. Tu scrivi: “Le vite di tutti sono piene di seconde possibilità. Anzi, sono un universo infinito di seconde possibilità. Bisogna solo essere tanto coraggiosi da saperle cogliere, alzarsi e seguirle.” Quanto credi nel potere delle seconde possibilità?
Credo siano le vere chances che la vita offre per evolvere, cambiare e migliorare. Le seconde possibilità sono potenti, a volte prepotenti, perché spezzano anche le certezze più granitiche.
Si insinuano nell’esistenza così, senza un perché, e ti spingono a scoprire qualcosa di nuovo.

Anche i segnali che la vita ci fornisce sono importanti: e anche per essi serve capacità di coglierli e coraggio. Hai mai avuto un segnale? Lo hai seguito?
Se ti metti in ascolto, credo che la vita offra moltissimi segnali, grandi o piccoli che siano. Tempo fa stavo attraversando un periodo particolare della mia vita. Ovunque mi girassi, tutto mi parlava di «mettersi in cammino». L’ho preso come un suggerimento. E ho scoperto che, quando parti per un cammino, paradossalmente il mondo si ferma, ti liberi di tutto e riesci ad alzare il tuo angolo di visuale per guardare con più lucidità la realtà.

Elisa Borciani con Bartolomeo, Meo per gli amici

Come sta cambiando il mondo della comunicazione e dello scrivere con l’avvento e l’egemonia dei Social Media? E’ necessario un ritorno al passato, secondo te, o possiamo “rieducarci” alla lettura e alla scrittura? Qual è il tuo social preferito?
I social influenzano profondamente il nostro modo di comunicare e di «raccontarci» ma, se usati con consapevolezza, possono rappresentare una straordinaria finestra sul mondo, dove attingere con facilità a idee, informazioni e contatti. Mi piace Instagram perché propone l’abbinamento di immagini a brevi messaggi, che possono racchiudere grandi storie in poco spazio.

Da bibliotecaria non posso non farti la domanda “clou”: quali sono i tuoi scrittori e le tue scrittrici di riferimento? Quale libro vorresti avere scritto tu? Il libro sul tuo comodino, ora.
Sto leggendo un fumetto, «Le straordinarie avventure di Adèle Blanc-Sec» di Jacques Tardi, diventato anche un film di Luc Besson. Mi diverte la relazione profonda tra immagini, scrittura e complessità della trama. Per il resto mi piace leggere davvero di tutto: Jane Austen, J. K. Rowling, Diana Gabaldon, Dan Brown, Haruki Murakami, Maurizio Maggiani, Andrés Neuman, … la lista è lunga!

Sei una grande camminatrice: quale cammino vorresti intraprendere e perché?
Ho ben tre cammini «nel cassetto». Il cammino verso Santiago di Compostela per la sua spiritualità. Petra, in Giordania, a piedi per fare un tuffo nella storia. La West Highland Way per perdermi nella natura selvaggia delle Highlands scozzesi.

Qual è il tuo luogo del cuore?
La mia casa. È lo spazio che mi sono costruita pian piano e che credo parli molto di me, dove preparo lo zaino per partire ma dove mi piace anche tornare, che amo riempire di amici per parlare fino a tarda ora, dove sono nati progetti e storie da raccontare.

Sei anche una profonda conoscitrice del nostro appennino. Si prepara forse un’altra estate di vacanze di prossimità. Puoi consigliarci qualche bel posto da visitare nelle nostre splendide montagne, magari con annessa una leggenda o un fatto storico particolarmente significativo?
Non tutti conoscono il Cammino di San Pellegrino. Mi affascina perché si parte da Reggio a piedi e, in 5 tappe, si arriva a San Pellegrino in Alpe attraversando 120 chilometri di natura meravigliosa, pievi, castelli e borghi che raccontano una storia millenaria.

Nuovi progetti in cantiere?
Vorrei avere giornate di 48 ore per fare tutto quello che ho in mente! Battute a parte, sto scrivendo un breve saggio per attivare la creatività con la scrittura (e viceversa). Dopo mi dedicherò al seguito di Destini interrotti. Vorrei che questo fosse solo il primo «episodio» di una serie di libri… stessi personaggi, ma un’avventura diversa in ogni romanzo!

Grazie Elisa: non vediamo l’ora di leggerti. Ogni libro è un piccolo cammino fuori e dentro di noi. Buona strada!