Da ieri gli italiani hanno di nuovo potuto tornare negli stabilimenti balneari e nelle piscine all’aperto mentre i turisti stranieri cominciano ad affacciarsi nuovamente nelle piazze e nelle strade delle città, dopo la circolare del ministro della Salute Roberto Speranza che cancella la quarantena per i cittadini dell’Unione Europea e della Gran Bretagna.
Un altro pezzo di Italia riapre in attesa del doppio appuntamento di domani, in cui il governo con la cabina di regia deciderà sul possibile posticipo del coprifuoco a mezzanotte, e in cui la riunione dei tecnici dovrà decidere i nuovi parametri per definire le fasce di colore delle regioni.
Le ipotesi più ampiamente circolate riguardano dunque il posticipo del coprifuoco, alle 23 o più probabilmente a mezzanotte, a partire dal 24 di maggio, la data per la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana (probabilmente già dal 22 maggio) e quella per la ripartenza del settore dei matrimoni e delle cerimonie (si è ipotizzato attorno al 15 giugno). Non è escluso, inoltre, che dal vertice possa arrivare anche l’indicazione per una nuova verifica delle misure a fine mese nel corso della quale affrontare il tema dell’utilizzo della mascherina all’aperto durante l’estate.
Ma domani oltre alla cabina di regia politica, è previsto un incontro tra regioni, tecnici dell’Istituto superiore di Sanità e ministero in cui dovrebbe arrivare il via libera ai nuovi parametri per l’attribuzione delle fasce, che dovrebbero passare da 21 a 10-12. Resterà tra gli indicatori del rischio l’Rt calcolato sui casi sintomatici, ma non rappresenterà più un automatismo che fa scattare il cambio di colore, come avvenuto finora. A determinare le 4 fasce di colore dovrebbero essere l’incidenza dei casi su 100mila abitanti (con 250 si va in rosso, con 150-250 in arancione, con 50-150 in giallo e con meno di 50 in bianco) e l’Rt ospedaliero.